Page 13 - La Fede e le Opere
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memoria? Ma la Scrittura, pur tacendo, lascia intendere tutto quello che
Filippo fece con l’eunuco al momento del battesimo, e col dire: Filippo lo
battezzò vuole far capire che, anche se ne tace per brevità, furono eseguite
tutte le parti del rito che, come sappiamo da una lunga ed ininterrotta
tradizione, devono essere eseguite. Allo stesso modo, allora, dove è scritto
che Filippo annunziò all’eunuco il Signore Gesù, per nessun motivo
dobbiamo dubitare che questa istruzione non contenesse anche le
indicazioni relative alla condotta di vita di chi crede nel Signore Gesù.
Questo è infatti annunziare Cristo: dire non solo che cosa si deve credere
intorno a Cristo, ma anche che cosa deve osservare chi entra a far parte
dell’organismo vivo del corpo di Cristo; e ancora: dire tutto ciò che di
Cristo deve essere creduto, e cioè non soltanto di chi è Figlio, da dove è
nato secondo la divinità, da dove secondo la carne, che cosa ha patito e
perché, quale è la potenza della sua resurrezione, quale dono dello Spirito
ha promesso e dato ai fedeli; ma anche come debbono essere le membra
delle quali egli vuole essere il capo, come li cerca, li istruisce, li ama, li
libera e li conduce alla vita e alla gloria eterna. Quando si dicono queste
cose - a volte in forma più breve e condensata, a volte in forma più estesa
e con maggior ricchezza -, si annunzia Cristo, e tuttavia non si tralascia
nulla non solo relativamente alla fede, ma neanche per quanto attiene ai
costumi dei fedeli.
Che cosa significa insegnare e imparare Cristo crocifisso.
10. 15. Ciò si può capire anche da quel passo dell’Apostolo Paolo, nel
quale essi ricordano che disse: Io ritenni di non sapere altro in mezzo a voi, se
non Gesù Cristo, e questi crocifisso. A loro avviso, fu detto così come se
niente altro fosse stato insegnato ai Corinti, di modo che prima credessero
e poi, una volta battezzati, imparassero tutto quello che riguarda la
condotta di vita. Sostengono infatti: “Questo per l’Apostolo fu più che
sufficiente, perché disse loro che in Cristo, se hanno molti pedagoghi, non
hanno però molti padri, in quanto è lui che li ha generati in Cristo Gesù
mediante il Vangelo”. Se, dunque, colui che li ha generati mediante il
Vangelo - benché ringrazi di non aver battezzato nessuno tra loro,
all’infuori di Crispo e Gaio e della famiglia di Stefanas - non ha insegnato
loro niente di più che Cristo crocifisso, che dire se uno sostenesse che essi,
quando furono generati mediante il Vangelo, non avevano neppure
sentito dire che Cristo era risorto? E come spiegare, dunque, ciò che dice
loro: Vi ho infatti trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, e cioè che
Cristo è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, fu sepolto ed è risuscitato
il terzo giorno secondo le Scritture, se non lo aveva insegnato altro che
crocifisso? Se poi non intendono così e sostengono che anche questo fa
parte dell’espressione Cristo crocifisso, sappiano che in Cristo crocifisso gli