Page 26 - L'unione con Dio
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altri la lode, la gloria umana, mentre nell’interno si è pieni di peccati
innumerevoli e vergognosi?
Certamente chi persegue tali vanità, non potrà partecipare ai beni dei
quali abbiamo testé parlato e suo retaggio sarà senza dubbio l’onta.
Abbiate dunque costantemente presenti i vostri peccati; studiate bene voi
stessi per umiliarvi.
Non temiamo il disprezzo degli uomini e disdegniamo le loro lodi
Non temete, a motivo dei vostri gravi peccati e del grande male che è in
voi, di essere reputati da tutti quale indegnissimo, vilissimo, abiettissimo
fango.
Consideratevi fra gli altri come la scoria fra l’oro, come la cattiva erba tra
il frumento, come la paglia nel grano, come il lupo fra le pecore, come
Satana tra i figli di Dio.
Non cercate, di conseguenza, d’essere rispettati tra gli altri, né agli altri
preferiti.
Fuggite invece con tutta l’energia del cuore e dell’anima il veleno
dell’adulazione, della lode, di una riputazione piena di iattanza e di
ostentazione; evitate, secondo le parole del Profeta, di “lodare un
peccatore nei desideri della sua anima” (68); ascoltate Isaia: “Coloro che ti
adulano, t’ingannano; essi ti ostacolano il sentiero ove cammini” (69); e
anche Nostro Signore che ci dice: “Guai a voi quando gli uomini vi
loderanno” (70).
CAPITOLO XV
COME SI PUÒ ARRIVARE AL DISPREZZO DI SE STESSI. UTILITA’ DI
QUESTO DISPREZZO
Bisogna arrivare a considerare noi stessi degni di disprezzo
Più l’uomo riconosce la sua miseria e più vede chiaramente e
perfettamente la maestà di Dio; più l’uomo, a causa della grandezza di
Dio, e della verità e della giustizia, è vile ai propri occhi, più è stimabile
agli occhi di Dio.
Sforziamoci dunque di reputarci vilissimi, di crederci indegni d’ogni
beneficio, di dispiacere a noi stessi, di piacere a Dio, di passare agli occhi
degli altri per indegni e vili, di non turbarci nelle tribolazioni, né nelle
afflizioni ed ingiurie, di non irritarci contro coloro che ce le infliggono, di
non inquietarci, di non indignarci a loro riguardo.
Cerchiamo, al contrario, di crederci sinceramente meritevoli di tutte le
ingiurie, di tutto il disprezzo, di tutti i maltrattamenti, di tutti gli sdegni.
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