Page 31 - L'unione con Dio
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Niente può eludere i divini consigli
Nulla può eludere i divini consigli, né le tempeste e le ondate dell’errore,
né gli scandali, gli scismi, le persecuzioni, né le avversità, le discordie, le
eresie, né le tribolazioni e le tentazioni di qualunque specie.
Il numero degli eletti e la misura del loro merito è eternamente e
irrevocabilmente previsto.
Tutto è utile agli eletti
E questo è così vero, che tutti i beni e i mali che possono venire ad essi o
ad altri, prosperità o avversità, saranno sempre a loro vantaggio.
Anzi, l’avversità non farà che renderli più provati e più gloriosi.
Non tardiamo dunque ad abbandonarci, senza diffidenze e timori, alla
divina Provvidenza.
E’ la Provvidenza che permette il male che da qualsiasi parte ci giunge.
Ed è bene, è una fortuna che lo permetta.
Il male non può giungerci in altro modo, né più grave di come essa lo
permette, perché essa sa, può e vuole, per la saggezza delle sue
disposizioni, trarne il bene.
Come per opera sua si compie tutto ciò che è bene, così col suo permesso
accade tutto ciò che è male (80).
Dio trae dal male il bene
Ma dal male Dio fa derivare il bene e così si manifestano
meravigliosamente la sua potenza, saggezza e clemenza, per mezzo di
Nostro Signore Gesù Cristo, la sua misericordia e giustizia, la forza della
grazia, la debolezza della natura, la bellezza dell’universo
nell’opposizione dei contrasti, la gloria dei buoni, la malizia e la
punizione dei cattivi.
Il peccato stesso fa risplendere la bontà di Dio
Parimenti nella conversione di un peccatore noi vediamo il valore della
confessione, della contrizione, della penitenza; e la pazienza di Dio, la sua
misericordia e la sua carità, la sua bontà e la sua gloria.
Tuttavia il peccato non sempre si volge in bene per coloro che lo
commettono; ma più spesso è un grave pericolo e il più grande dei mali,
perché causa la perdita della grazia e della gloria, insozza e provoca il
castigo, forse anche il castigo eterno.
Si degni Nostro Signore Gesù Cristo di preservarcene!
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