Page 22 - L'unione con Dio
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all’intimo, ciò che riguarda la persona amata e di penetrare, per quanto
gli è possibile, addentro nella sua vita!
Dopo viene la volontà.
Essa trasporta la persona amata nel soggetto che ama.
Quindi, le due persone, amante e amata, sono unite in una amorosa
compiacenza, in una dolce e intima gioia procurata loro dal reciproco
possesso.
Inoltre, colui che ama si trova nella persona amata anche per la sua
conformità di desideri, di attrazioni e di ripugnanze, di gioie e di
tristezze. Si direbbe che è propria una cosa sola con lui.
Poiché “l’amore è forte come la morte” (57), porta l’amante fuori di se
stesso e fino nell’intimo dell’amato fortemente ve lo incatena.
L’anima è molto più presente là dove ama che non dove è principio di
vita, perché essa è nella persona amata con la sua propria natura, con la
ragione e la volontà, mentre nell’essere da essa vivificata è presente
soltanto per dargli l’esistenza, ciò che accade anche negli animali (58).
Soltanto l’amore di Gesù Cristo può distoglierci da ciò che non è Lui
Bisogna dunque concludere che una cosa sola può distoglierci dagli
oggetti esteriori, per ricondurci prima in noi stessi e in seguito nella
divina intimità con Gesù Cristo. Essa è l’amore a Gesù e il desiderio delle
sue soavità che ci permettono di sentire, comprendere e gustare la
presenza della sua divinità.
La forza dell’amore è la sola capace di trasportare l’anima dalla terra alle
altezze del cielo.
Nessuno può pervenire alla suprema beatitudine, se l’amore e il desiderio
non gli danno le ali.
L’amore è la vita dell’anima, la sua veste nuziale, la sua perfezione (59).
“La legge, le profezie, i precetti del Signore dipendono da esso” (60). Per
questo l’Apostolo diceva ai Romani: “Il compimento della legge è
l’amore” (61) e nella prima Epistola a Timoteo: “Fine della legge è la
carità” (62).
CAPITOLO XIII
DOTI ED EFFICACIA DELLA PREGHIERA. E’ NECESSARIO
CONSERVARE IL CUORE NEL RACCOGLIMENTO INTERIORE
La carità e le altre grazie si ottengono per mezzo della preghiera
Ma noi siamo incapaci di acquistare la carità ed ogni altro bene, e nulla ci
è possibile offrire da noi stessi al Signore, che è l’autore di tutti i beni.
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