Page 18 - L'unione con Dio
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Il vero bene è Dio solo
                  Ma infine, o anima mia, perché consumarti vanamente in tante cose? Tu
                  soffri di indigenza. Non cercare e non amare che il bene perfetto, il quale
                  assomma in sé tutti i beni, e ciò ti basterà.
                  Guai  a  chi  sa  e  possiede  tutto  all’infuori  di  questo  bene!  Se  conoscesse
                  contemporaneamente  questo  bene  ed  ogni  scienza,  non  sarebbe  felice  a
                  causa della scienza, ma solamente a causa di questo bene. San Giovanni
                  ha scritto: “La vita eterna è di conoscervi” (45) e il Profeta: “lo sarò sazio
                  quando mi sarà apparsa la vostra gloria” (46).


                                                    CAPITOLO X
                     NON BISOGNA PREOCCUPARSI DI POSSEDERE LA DEVOZIONE
                      SENSIBILE, MA DI RESTARE UNITI A DIO CON LA VOLONTA’

                  La  devozione  vera  consiste  essenzialmente  nell’unione  della  volontà
                  con Dio
                  Non cercate troppo avidamente la devozione attuale, le dolcezze sensibili
                  o le lacrime; abbiate piuttosto somma cura di restare interiormente uniti a
                  Dio con l’intelligenza e la buona volontà (47).
                  Nulla  piace  tanto  a  Dio  quanto  un’anima  purificata  dalle  tracce,  dalle
                  illusioni ed immagini della creatura.
                  Il religioso deve essere libero dalle creature, per restare interamente unito
                  a Dio, attaccarvisi, ed essergli intimamente incatenato.
                  Praticate  dunque  l’abnegazione  di  voi  stessi,  per  seguire  unicamente
                  Gesù  Cristo,  vostro  Signore  e  vostro  Dio,  che  fu  veramente  povero;
                  obbediente,  casto,  umile  e  paziente  e  la  cui  vita  e  morte  furono  di
                  scandalo per molti, come ci dice il Vangelo (48).

                  Bisogna comportarsi verso il nostro corpo come se ne fossimo già usciti
                  L’anima separata  dal corpo non si  interessa affatto di ciò che  accade al
                  corpo abbandonato. Sia esso bruciato, impiccato o maledetto: tali oltraggi
                  non  la  contristano  punto  (49);  essa  pensa  soltanto  alla  sua  immutabile
                  eternità, “all’unica cosa necessaria” di cui parla il Signore nel Vangelo.
                  Comportatevi  dunque  col  vostro  corpo  come  se  ne  foste  già  usciti;
                  pensate costantemente all’eternità che la vostra anima deve possedere in
                  Dio; e dirigete con cura la vostra mente verso questo unico bene di cui il
                  Signore  ha  detto:  “Una  sola  cosa  è  necessaria”  (50).  La  vostra  anima  si
                  arricchirà  allora  di  una  grande  abbondanza  di  grazia  che  l’aiuterà  ad
                  acquistare la purezza dello spirito e la semplicità del cuore





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