Page 16 - L'unione con Dio
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CAPITOLO IX
                   LA CONTEMPLAZIONE IN DIO DEVE ESSERE PREFERITA A TUTTI
                                                GLI ALTRI ESERCIZI

                  Il nulla originale della creatura deve farei tendere a Dio
                  Tutto ciò che esiste al di fuori di Dio è opera del Creatore.
                  Ogni creatura è dunque un complesso di possibilità e di essere e, come
                  tale, è per sua natura limitata: essendo venuta dal nulla, è circondata dal
                  nulla e tende al nulla (37).
                  Ad ogni istante la creatura riceve necessariamente dall’Artista supremo
                  l’esistenza, la conservazione, l’azione e tutto quanto possiede.
                  Essa  è  realmente  insufficiente  ad  operare  per  sé  e  per  gli  altri,  come  è
                  importante il nulla di fronte all’essere, il finito di fronte all’infinito.
                  Bisogna dunque che la nostra vita, i nostri pensieri, le nostre opere, siano
                  in  Colui,  di  Colui,  per  Colui  e  da  Colui  che  col  minimo  atto  della  sua
                  volontà potrebbe e saprebbe produrre delle creature immensamente più
                  perfette di quante oggi ne esistono.

                  Le perfezioni del Creatore devono attirarci
                  E’  di  conseguenza  impossibile  che,  sia  per  l’intelligenza  come  per  la
                  volontà, esista un pensiero, un amore più utile, più perfetto, più fortunato
                  di quelli che riposano in Dio, l’eccelso Creatore, l’unico e vero Bene, dal
                  quale,  nel  quale,  per  il  quale,  verso  il  quale  tutto  acquista  la  propria
                  missione.
                  Dio è perfettamente sufficiente a se stesso ed agli altri, perché racchiude
                  eminentemente in sé, da tutta l’eternità, le perfezioni di ogni essere.
                  Non vi è nulla in Dio che non sia Dio stesso. In lui e da lui esistono le
                  cause di tutto ciò che avviene: in lui esistono le origini immutabili di tutte
                  le cose mutevoli, dotate o prive di ragione.
                  Tutto ciò che avviene nel tempo, ha in lui il suo principio eterno.
                  Egli  riempie  tutto;  il  suo  essere  è  in  tutte  le  cose  e  perciò  egli  è  più
                  presente e più intimo alle cose di quanto lo siano le cose a se stesse (38).

                  Esiste una contemplazione
                  In lui tutto è uno e tutto vive eternamente (39).
                  Senza  dubbio,  la  debolezza  e  l’inesperienza  (40)  della  intelligenza
                  possono obbligarci a servirci delle creature nelle nostre contemplazioni.
                  Tuttavia  vi  è  una  contemplazione  ottima,  vera,  fruttuosa  che  si  rende
                  possibile ad ogni mortale. In tutte le sue contemplazioni e meditazioni,




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