Page 12 - L'unione con Dio
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La libertà interiore è necessaria per elevarsi a Dio
E’ dunque necessario considerare come dottrina fondamentale e
veramente spirituale quella che ci mostra quanto sia chimerico aspirare di
giungere alla conoscenza, al servizio, alla familiarità con Dio e al suo
pieno possesso, se non si è prima distaccato il proprio cuore dalle
affezioni terrene, non solamente dalle persone, ma da ogni altra creatura
o cosa; se non si riesce a tendere verso il Creatore con tutto il cuore,
liberamente, senza secondi fini, senza timori né esitazioni, con fiducia
illimitata nella sua universale provvidenza (30).
CAPITOLO VII
COME PRATICARE IL RACCOGLIMENTO DEL CUORE
E’ necessario entrare in se stessi per elevarsi a Dio
Nel libro “De spiritu et anima”, al cap. XXI (31) è detto che salire verso
Dio significa rientrare in se stessi. Infatti colui che rientra nel suo intimo e
studia se stesso per superarsi, si eleva veramente verso Dio.
Dobbiamo dunque liberare e proteggere il nostro cuore dalle distrazioni
del mondo, ricondurlo alle gioie intime, per fissarlo infine nella luce della
contemplazione divina.
Vita e riposo del nostro cuore è dimorare in Dio, sostenuti dall’amore e
dolcemente vivificati dalla divina consolazione.
Bisogna vincere gli ostacoli che impediscono di entrare in sé stessi
Ma molti ostacoli ci impediscono di sperimentarlo, e con le sole nostre
forze non potremo mai arrivarvi. L’anima distratta da tante
preoccupazioni, non è aiutata dalla memoria a rientrare in se stessa,
perché le ombre di tante cose la rendono cieca; non è aiutata
dall’intelligenza, a causa delle passioni che la seducono; né si ripiega su
se stessa neppure per il desiderio di gioie interiori e di delizie spirituali.
Essa è talmente immersa nelle cose sensibili e passeggere, che non può
ritornare a sé come verso la immagine di Dio.
L’anima purificata si eleva spontaneamente
E’ dunque indispensabile che, guidata dal rispetto e dalla confidenza
dell’umiltà, l’anima si elevi al disopra di se stessa e di ogni creatura, con
l’abbandono di tutte le cose, e possa dire intimamente: Colui che io cerco,
amo e desidero fra tutti, più di tutti, al disopra di tutto, non appare ai
sensi né all’intelligenza: egli oltrepassa gli uni e l’altra.
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