Page 7 - L'unione con Dio
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L’animale irragionevole non comprende, e non è impressionato che nella
                  immaginazione  e  nei  sensi,  perché  non  ha  facoltà  più  nobili.  Ben
                  altrimenti  accade  all’uomo,  dotato  di  intelligenza,  di  volontà,  di  libero
                  arbitrio, e creato ad immagine e somiglianza di Dio. Soltanto dunque per
                  mezzo di queste facoltà, senza altri intermediari, egli deve tendere a lui e
                  fissarsi in lui (22).

                  Il demonio ci tenta per mezzo dei sensi per impedire la nostra unione
                  con Dio
                  Il demonio fa tutto il possibile per impedire questo santo esercizio.
                  Egli  vede  in  esso  un  principio,  un  dolce  preludio  di  vita  eterna  e  ne  è
                  invidioso;  si  sforza  dunque,  con  una  tentazione  o  con  l’altra,  di
                  allontanare l’anima da Dio. Eccita le passioni, provoca agitazioni inutili,
                  preoccupazioni.       indiscrete,    turbamenti,      conversazioni       sregolate,
                  irragionevoli curiosità.
                  Seduce per mezzo della lettura di libri vani, di relazioni pericolose, con
                  l’agitazione e con le novità; ricorre alle dure prove, alle avversità, ecc.

                  Le preoccupazioni terrestri, anche se oneste possono essere di ostacolo
                  alla nostra unione con Dio
                  Può anche darsi che tutte queste cose non siano talvolta che colpe leggere,
                  o  non  siano  neppure  colpe;  è  nondimeno  fuori  di  dubbio  che
                  rappresentino sempre un grande ostacolo all’opera di unione con Dio.
                  Dobbiamo dunque concludere che quand’anche tutto ciò sembrasse utile
                  o, se si vuole, necessario, conviene 1iberarne i sensi, come di un male, si
                  tratti di grandi o di piccole cose.
                  Ciò che in qualsiasi modo si è udito o fatto, o detto, non deve lasciare in
                  noi  alcuna  preoccupazione,  o  effervescenza  dell’immaginazione.  Né
                  prima, né dopo, né durante, dobbiamo attaccarvi i sensi interni o esterni
                  al punto da esserne turbati.

                  Risultati del distacco dalle cose terrene
                  Quando  le  rappresentazioni  sensibili  non  agitano  più  la  memoria  né  lo
                  spirito,  allora  l’uomo  non  è  più  disturbato  nelle  sue  preghiere,  nelle
                  meditazioni, nella recita del divino ufficio, in nessuno insomma dei suoi
                  esercizi spirituali.
                  Non  vi  saranno  più  in  lui  quei  ricordi  del  passato  che  generano  le
                  distrazioni.
                  Voi  potrete  allora,  senza  difficoltà  e  con  sicurezza,  nel  silenzio  e  nella
                  pace,  affidare  voi  stessi  e  quanto  vi  appartiene  all’infallibile  e  salda
                  Provvidenza. Iddio allora combatterà per voi, vi darà una libertà e delle




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