Page 3 - L'unione con Dio
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Alberto Magno

                                               L’UNIONE CON DIO




                                                     CAPITOLO I
                    LA MASSIMA PERFEZIONE SPIRITUALE E’ POSSIBILE ALL’UOMO
                        MEDIANTE IL DISTACCO DELLA INTELLIGENZA E DELLA
                                         VOLONTA’ DA TUTTE LE COSE


                  Perché l’autore scrive questo opuscolo
                  Ho  pensato  di  scrivere  un’ultima  parola  (per  quanto  mi  è  possibile  nei
                  languori di questo esilio e pellegrinaggio) sul distacco completo da tutte
                  le cose; e sull’unione libera, sicura, assoluta e totale con Dio. Il fine della
                  perfezione cristiana, infatti, non è altro che la carità che a Dio ci unisce (1).

                  L’unione con Dio quale s’impone a tutti gli uomini
                  L’uomo  che  vuol  giungere  a  salvezza  è  obbligato  a  questa  unione  di
                  carità,  e  deve  per  conseguenza  praticare  i  divini  precetti  e  conformarsi
                  alla divina volontà.
                  Tale  vita  escluderà  tutto  ciò  che  ripugna  all’essenza  della  virtù  della
                  carità, cioè il peccato mortale.

                  L’unione con Dio quale si impone ai religiosi
                  Ma i religiosi si sono votati inoltre alla perfezione evangelica e alle opere
                  di supererogazione e di consiglio, per arrivare più facilmente al loro fine
                  ultimo che è Dio (2). Per cui essi evitano ciò che potrebbe impedire l’atto e
                  il fervore della carità e ostacolare il loro slancio verso Dio.
                  Essi  hanno  rinunciato  a  tutti  i  beni  del  corpo  e  dell’ingegno  e  non
                  osservano che il voto della loro professione religiosa (3).

                  Condizioni dell’unione perfetta con Dio
                  Dio è spirito, e coloro che l’adorano devono adorarlo “in spirito e verità”
                  (4),  devono  cioè  adorarlo  con  una  conoscenza  e  un  amore,  una
                  intelligenza e una volontà spogli da ogni illusione terrena.
                  Infatti il Vangelo dice: “Quando adorate, entrate nella vostra casa” ossia
                  nell’intimo del vostro cuore e “dopo aver chiusa la porta” dei vostri sensi,






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