Page 6 - L'unione con Dio
P. 6
L’immagine di Dio deve essere impressa negli atti dell’uomo
La forma dell’anima è Dio, che deve imprimersi in essa come il sigillo
sulla cera, come la marca sul proprio oggetto (19).
E ciò si realizza pienamente soltanto quando la ragione è completamente
illuminata dalla conoscenza di Dio, verità suprema, e la volontà è
interamente incatenata all’amore dell’eccelso bene, e quando la memoria
è pienamente assorta nella contemplazione e nel godimento della felicità
eterna e nel soave, dolce riposo di tale felicità. E siccome la gloria dei
Beati in cielo, non è altro che il possesso di questo stato, è chiaro che
l’iniziato possesso del medesimo, costituirà la perfezione dell’uomo nella
vita presente.
CAPITOLO IV
L’UOMO DEVE OPERARE SECONDO LA SUA INTELLIGENZA E
NON SECONDO I SENSI
Bisogna purificare l’anima dalle illusioni e preoccupazioni terrene
Beato colui che allontana da sé assiduamente le illusioni e le
immaginazioni, e che orienta ed eleva la sua anima verso Dio. Fortunato
colui che riesce ad obliare le apparenze e opera interiormente, dirigendo
con purezza e semplicità la propria intelligenza e volontà verso il
purissimo Dio!
Sforzatevi di allontanare dalla vostra anima le illusioni, le apparenze, le
immaginazioni, insomma tutto ciò che non è Dio (20).
E’ necessario che tutto ciò che voi fate per Iddio derivi da una
intelligenza, da una affezione, da una volontà egualmente purificate.
In poche parole, fine di tutte le vostre azioni deve essere di tendere verso
Dio e di trovare in lui il riposo intimo, per mezzo di una intelligenza
perfettamente pura e di una volontà completamente a lui consacrata,
esente da rappresentazioni e preoccupazioni umane.
Non si arriva a Dio per mezzo dei sensi
Non con gli organi materiali né coi sensi esterni si arriva a Dio, ma con
ciò che caratterizza l’essere umano, vale a dire con l’intelligenza e la
volontà (21). Per conseguenza fino a che l’uomo s’indugia e si diverte in
cose che interessano l’immaginazione e i sensi, è evidente che non ha
ancora superato gli istinti e i limiti di ciò che vi è di animale in lui, di ciò
che egli ha in comune coi bruti.
4