Page 13 - L'unione con Dio
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Dio non è percepito dai sensi, ma piuttosto nell’esperienza intima
                  Dio  non  è  visibile  ai  sensi,  ma  deve  essere  l’oggetto  di  tutti  i  nostri
                  desideri. Egli non ha corpo, ma è infinitamente amabile così da attirarsi
                  gli affetti dell’anima; è incomparabile, ma seduce soltanto i cuori puri. E’
                  soprattutto amabile e dolce. La sua bontà è la sua perfezione sono infinite.
                  Allora l’anima entra nelle tenebre dello spirito; si eleva maggiormente e
                  penetra più profondamente in se stessa (32).
                  Questo  modo  di  salire  fino  alla  misteriosa  visione  della  SS.  Trinità
                  nell’Unità,  dell’Unità  nella  Trinità,  per  mezzo  di  Nostro  Signor  Gesù
                  Cristo, è più ardente nell’anima a misura che la forza d’ascensione le è
                  più intima; e più vantaggiosa a misura che la carità la rende più concreta.
                  Nel mondo dell’esperienza spirituale non c’è nulla di più elevato di ciò
                  che è più intimo.

                  Questa esperienza delle cose divine è una pregustazione di cielo
                  Non  stancatevi  dunque,  non  riposate  mai  fino  a  quando  non  abbiate
                  ricevuto  in  qualche  modo  la  caparra  o  un  anticipo  di  questa  futura
                  pienezza,  finché  non  abbiate  ottenuto  qualche  primizia  delle  soavità  e
                  delle dolcezze divine.
                  Non cessate di perseguirle fino all’ora in cui “appare il Signore in Sion”
                  (33).
                  Quando si tratta del progresso spirituale, dell’unione e dell’intimità con
                  Dio,  non  ci  si  deve  concedere  alcun  riposo,  né  cedere  a  nessuna  fatica,
                  prima d’aver conquistato l’oggetto dei propri voti.

                  L’ascensione dell’anima verso Dio
                  Osservate colui che s’arrampica sulla montagna e seguite il suo esempio.
                  Se la nostra anima si lascia incantare e sedurre dalle cose che incontra sul
                  suo passaggio, spesso si smarrisce in sentieri ignoti, si sfibra e si divide in
                  tante frazioni quanti sono i suoi desideri. Ma segue allora un movimento
                  senza scopo, una corsa senza profitto, una stanchezza senza riposo.
                  Se, al contrario, il nostro corpo e il nostro spirito, sedotti dall’amore e dal
                  desiderio, si liberano dalle distrazioni di quaggiù, abbandonano a poco a
                  poco le cose umane per raccogliersi nel solo bene immutabile e vero, vi
                  dimorano e vi si fissano coi vincoli dell’amore, essi si fortificano, e il loro
                  raccoglimento  sarà  maggiore  quanto  più  in  alto  si  eleveranno  sulle  ali
                  della conoscenza e dei desideri.

                  Il nostro cuore e la nostra anima possono farsi un’abitudine del bene
                  supremo






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