Page 8 - L’Amicizia Spirituale
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grande passo in avanti chi, conoscendo la virtù, si rende conto di quanto
ne sia ancora lontano. Del resto, il cristiano non può mai disperare di
conquistare l’amore di Dio e del prossimo, visto che sente ogni giorno nel
Vangelo la voce divina che gli dice: “Chiedete e otterrete” (Gv 16,24). Non
ti devi stupire se tra i pagani furono pochi i seguaci della virtù. Loro non
conoscevano colui che è il Signore e il datore della carità, del quale è
scritto: “Il Signore delle virtù è il Re della gloria” (Sal 23,10). Infatti, posso
portarti l’esempio non di tre o quattro, ma di migliaia di amici che, per la
fede in lui, erano pronti a “morire l’uno per l’altro”, operando quel
miracolo grandioso che gli antichi celebravano o immaginavano si fosse
realizzato nel caso di Pilade e Oreste. Non erano forse veri amici secondo
la definizione di Cicerone quelli di cui è scritto: “La moltitudine dei
credenti era un cuor solo e un’anima sola; nessuno diceva sua proprietà
quello che gli apparteneva, ma ogni cosa era fra loro in comune” (At
4,32)? Come poteva non essere totale il “consenso nelle cose divine e
umane, unito a carità e benevolenza” tra coloro che avevano un cuor solo
e un’anima sola? Quanti martiri hanno dato la vita per i loro fratelli,
quanti non hanno badato a spese, a fatiche, alle stesse torture. Penso che
tu abbia letto la storia di quella ragazza di Antiochia che un soldato, con
astuzia, strappò dalla strada, diventando poi suo compagno nel martirio
dopo essere stato nella strada custode della sua purezza.
Potrei portarti molti altri esempi, se il loro numero non fosse eccessivo.
Cristo Gesù infatti ha annunziato e proclamato il Vangelo, ed essi si sono
moltiplicati oltre ogni misura. Ha detto: “Nessuno ha un amore più
grande di questo: dare la vita per i propri amici” (Gv 15,13).
Giovanni: Allora tu dici che tra l’amicizia e la carità non c’è nessuna
differenza?
Aelredo: C’è invece, e grande. Dio ha infatti voluto che siano molti di più
quelli che accogliamo con la carità di quelli che ammettiamo all’abbraccio
dell’amicizia. La legge della carità ci porta ad accogliere con amore non
solo gli amici, ma anche i nemici (cfr. Mt 5,44). Noi però chiamiamo amici
solo quelli cui non temiamo di affidare il nostro cuore con tutto quello
che ha dentro, e così fanno anche loro, stringendosi a noi in un legame
che ha la sua legge e la sua sicurezza nella fiducia reciproca.
I vari tipi di amicizia: carnale, mondana, spirituale.
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