Page 5 - L’Amicizia Spirituale
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questo scambio tu possa imparare e insegnare, dare e ricevere, versare e
attingere.
Giovanni: Veramente io sono pronto a imparare, non a insegnare; non a
dare, ma a ricevere; ad attingere, non a versare. Del resto sono più
giovane di te, mi ci costringe la mia inesperienza e me lo consiglia il mio
essere religioso. Ma per non sprecare inutilmente il tempo, vorrei che tu
mi insegnassi qualcosa sull’amicizia spirituale. Vorrei sapere di cosa si
tratta, come nasce e qual è il suo scopo. Può nascere tra chiunque, e se no
tra chi? Come può durare nel tempo? È possibile raggiungere il traguardo
della santità senza che alcun dissenso la rovini?
Aelredo: Mi meraviglio che tu chieda a me queste cose quando sai bene
che illustri filosofi dell’antichità hanno trattato con abbondanza di questi
argomenti. Oltretutto hai passato gli anni della tua giovinezza a studiare
quegli scritti, hai letto il libro di Cicerone sull’amicizia dove, con uno stile
davvero felice e con ricchezza di argomentazioni, discute di tutto ciò che
riguarda questa materia ed espone le norme che la regolano.
Giovanni: Conosco quel libro, anzi tempo fa lo leggevo con molto piacere;
ma da quando ho cominciato a gustare la dolcezza delle Scritture e ho
conosciuto Cristo che ha avvinto a sé il mio affetto, tutto ciò che non ha il
gusto della parola di Dio, o non ha la stessa dolcezza, per me non ha né
sapore né luce. Anche se si trattasse di cose scritte in modo molto
raffinato non avrebbero pere me alcun interesse. Per questo vorrei che
tutto ciò che è stato detto in passato, sempre che sia conforme alla
ragione, e quello che nascerà utilmente da questa nostra discussione, sia
provato con l’autorità della Scrittura. Vorrei anche che tu mi spiegassi
come l’amicizia che deve esserci tra noi nasce in Cristo, cresca grazie a
Lui, e trovi in Lui il fine e la perfezione. Credo, infatti, che Cicerone non
conoscesse la vera forza dell’amicizia, visto che non conosceva in alcun
modo colui che ne è il principio e il fine: Cristo.
Aelredo: Hai ragione tu. Anzi, visto che non so bene quali siano le mie
capacità, non mi metterò certo a farti da maestro, piuttosto voglio
conversare con te, dal momento che sei stato tu a trovare la via giusta.
Proprio tu hai acceso quella luce fantastica che ci permetterà di non
smarrirci lungo strade insicure, ma ci condurrà certamente a raggiungere
l’obbiettivo che ci siamo proposti. Cosa si può dire, infatti, di più bello
sull’amicizia, di più vero, di più utile se non dimostrare che essa nasce in
Cristo, progredisce con Cristo, e da Cristo è portata a perfezione? Parla,
allora, e dimmi qual è l’argomento che secondo te dobbiamo considerare
per primo.
Giovanni: Mi pare che si debba ragionare prima di tutto su cosa sia
l’amicizia perché, se ignoriamo il principio su cui fondare e sviluppare la
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