Page 42 - L’Amicizia Spirituale
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qualcosa che offende il tuo animo, come l’imprudente rivelazione di un
                  segreto, il desiderio di qualche vantaggio materiale, una critica fatta con
                  poco  criterio  o  una  mancanza  di  amorevolezza,  non  devi  per  questo
                  rinunciare subito alla scelta e all’amicizia che ti eri proposto, se non altro
                  fino a quando c’è una speranza di correzione. Non stancarti mai di curare
                  con sollecitudine la scelta e la prova degli amici: il frutto di questo lavoro
                  sarà una benedizione per la tua vita e un fondamento solidissimo per la
                  tua vita eterna. Ci sono molti che sono abbastanza esperti quando si tratta
                  di  far  soldi,  di  investire,  di  scegliere  e  acquistare  mezzi  e  beni,  e
                  conoscono molto bene i criteri con cui condurre queste operazioni: è da
                  dementi non usare la stessa capacità nel farsi degli amici, nel metterli alla
                  prova,  nell’imparare  a  utilizzare  quei  segni  che  ci  permettono  di
                  verificare  se  coloro  che  abbiamo  scelto  come  amici  sono  all’altezza
                  all’amicizia.  Bisogna  inoltre  stare  attenti  da  certi  slanci  dell’affetto  che
                  stravolgono  il  giudizio,  e  compromettono  la  possibilità  di  una  verifica
                  oggettiva.  È  proprio  dell’uomo  prudente  interporre  una  pausa,  frenare
                  questi slanci, mettere dei confini alla benevolenza, procedere pian piano
                  nell’affetto,  fino  a  che,  terminata  la  prova,  ci  si  possa  dare  e  affidare
                  completamente all’amico.


                                  L’amicizia come anticipo della felicità celeste


                  Marco:  Devo  ammettere  che  continua  a  fare  effetto  su  di  me  l’idea  di
                  quelli che pensano che si viva più tranquilli senza amici.
                  Aelredo: Mi meraviglio! Nessuna vita può essere felice senza amici, nel
                  modo più assoluto.
                  Marco: Perché? Spiegamelo.
                  Aelredo: Supponiamo che... tutto il genere umano scompaia dal mondo, e
                  che tu sia l’unico superstite. Davanti a te hai tutte le delizie e le ricchezze
                  del  mondo,  oro,  argento,  pietre  preziose,  grandi  città,  ville,  edifici
                  grandiosi,  sculture,  pitture.  Immagina  di  essere  ritornato  indietro  alle
                  origini, con tutte le cose a tua disposizione: tutti i greggi, gli armenti, tutte
                  le  bestie  della  campagna,  gli  uccelli  del  cielo  e  i  pesci  del  mare,  che
                  percorrono le vie del mare. Dimmi, dunque: forse che, se non avessi un
                  amico, tutte queste cose potrebbero farti felice?
                  Marco: No.
                  Aelredo: E se ci fosse vicino a te qualcuno di cui non conosci né la lingua
                  né il carattere, che non sai se ti vuol bene né com’è il suo cuore?
                  Marco:  Se  non  riuscissi,  almeno  con  qualche  segno,  a  farmelo  amico,
                  preferirei non avere nessuno piuttosto che uno cosi.





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