Page 38 - L’Amicizia Spirituale
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dell’abisso, inevitabilmente scivolano e sprofondano in quei difetti che, al
                  dire  della  Scrittura,  rovinano  l’amicizia  fino  a  distruggerla:  cioè
                  l’invettiva,  l’oltraggio,  la  rivelazione  dei  segreti,  l’arroganza  e  il
                  tradimento.
                  Se tuttavia ti capita di soffrire tutte queste cose da parte di colui che avevi
                  accolto  nella  tua  amicizia,  non  devi  rompere  subito  il  rapporto,  ma
                  scioglierlo con gradualità, conservando pure un tale rispetto per l’antica
                  amicizia che, anche se non gli confidi più i tuoi segreti, non gli togli però
                  né l’amore né l’aiuto, e neppure gli neghi il consiglio. Se poi la sua follia
                  dovesse  spingerlo  a  proferire  bestemmie  e  oltraggi,  tu  rispetta  il  patto,
                  rispetta la carità, così la colpa sarà tutta di chi lancia l’ingiuria, non di chi
                  la subisce.
                  Se  invece  scopri  che  può  essere  pericoloso  per  i  suoi  familiari,  la
                  collettività,  i  cittadini  e  gli  amici,  si  deve  rompere  subito  il  vincolo  di
                  familiarità,  perché  non  si  deve  anteporre  l’amore  per  una  persona  al
                  rischio di rovinarne tante altre. È nel momento stesso della scelta che si
                  deve stare attenti a che questo non accada. Si deve scegliere cioè uno che
                  non  sia  mosso  dall’ira,  fuorviato  dalla  superficialità,  trascinato  dalla
                  loquacità o condotto dal sospetto a fare ciò che non si deve fare.
                  Soprattutto scegli uno che non abbia un temperamento o un carattere e
                  troppo diverso dal tuo. Poiché parliamo dell’amicizia vera, che non può
                  sussistere se non tra i buoni, non abbiamo neppure nominato quelli che
                  sono  sicuramente  da  scartare  come  gli  infami,  gli  avari,  gli  ambiziosi,  i
                  calunniatori.  Se  quanto  abbiamo  detto  sulla  scelta  vi  basta,  possiamo
                  parlare di un altro argomento, di come si prova un amico.
                  Marco:  Mi  pare  opportuno.  Sto  sempre  con  un  occhio  alla  porta  nel
                  timore  che  arrivi  qualcuno  ad  interrompere  il  nostro  colloquio  con
                  qualche amarezza, o con qualche sciocchezza.
                  Luca: C’è qui fuori il custode, se lo fai entrare non riuscirai più a parlare.
                  Sto io di guardia alla porta. Tu, padre, continua pure.

                                 LA VERIFICA DELLE QUATTRO CARATTERISTICHE
                                             DEL RAPPORTO DI AMICIZIA

                  Aelredo:  Sono  quattro  le  cose  che  devono  essere  messe  alla  prova
                  nell’amico:  la  fedeltà,  l’intenzione,  il  criterio,  la  pazienza.  La  fedeltà,
                  perché tu possa affidargli con tranquillità e sicurezza te stesso e tutte le
                  tue  cose.  L’intenzione,  perché  egli  non  si  aspetti  dall’amicizia  niente  se
                  non  Dio e il bene che le  è proprio per natura. Il criterio, perché sappia
                  discernere cosa si deve dare all’amico, cosa gli si può chiedere, in quali
                  cose si deve soffrire per lui e  in  quali rallegrarsi  - e  siccome  penso che





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