Page 35 - L’Amicizia Spirituale
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Come sciogliere un’amicizia rovinata
Marco: Penso che Luca possa essere soddisfatto. Vorrei che tu mi dicessi
cosa si può fare quando incautamente si stringe un’amicizia con quelli
che tu ci hai detto di evitare, o quando qualcuno di quelli che tu hai
giudicato idonei cade in quei vizi o in altri peggiori. Fino a che punto si
deve conservar loro la fiducia mostrando benevolenza?
Aelredo: Queste cose, per quanto possibile, devono essere considerate
attentamente nello stesso momento della scelta, o anche nel periodo della
prova, per evitare di offrire troppo in fretta la nostra amicizia a chi non ne
è minimamente degno. “Sono degni di amicizia quelli che hanno in se
stessi il motivo per cui sono amati”. Tuttavia, anche in quelli che sono
stati messi alla prova e ritenuti degni “esplodono spesso vizi che fanno
male o agli stessi loro amici, o ad altri, la cui vergogna però ricade
comunque sugli amici”. Bisogna usare ogni cura perché questi amici
guariscano. Se questo si rivela impossibile, non ritengo che l’amicizia
debba essere rotta immediatamente ma, come qualcuno ha detto con
finezza “deve essere piuttosto scucita a poco a poco, a meno che non ci sia
un’offesa intollerabile, al punto che la giustizia e l’onestà richiedono che
si giunga a un’immediata separazione”. Se infatti l’amico trama qualcosa,
o contro i propri cari o contro la collettività, per cui si esige una
correzione rapida e senza indugi, non si offende certo l’amicizia se si
smaschera un traditore o un nemico pubblico.
Ci sono altri vizi che consigliano di non rompere l’amicizia, come si è
detto, ma di scioglierla a poco a poco, cercando però di non provocare
addirittura un’inimicizia da cui verrebbero poi litigi, ingiurie e insulti. È
quanto mai vergognoso, infatti, fare la guerra proprio con colui con il
quale si è vissuto in intimità. Può anche succedere che tu venga assalito
con tutte queste offese da uno che avevi accolto nella tua amicizia, uno di
quelli che hanno l’abitudine, se capita loro qualcosa di storto, di
rovesciare tutta la colpa sull’amico, quando invece sono stati loro a
comportarsi in modo da meritare di non essere amati. Allora dicono che
l’amicizia è stata offesa, considerano sospetto ogni consiglio che vien loro
dall’amico, e quando è evidente che la colpa del tradimento è loro, non
sapendo più come difendersi, riversano sull’amico odio e maledizioni, lo
calunniano dappertutto, sparlano di nascosto, trovano false scuse per se
stessi, e accuse bugiarde per gli altri.
Se, dunque, dopo che hai sciolto l’amicizia, vieni aggredito con tutte
queste ingiurie, sopportale fin che puoi: così tu rendi onore alla vecchia
amicizia. La colpa è di chi fa l’offesa, non di chi la subisce. L’amicizia,
infatti, è eterna, per cui sempre ama chi è amico. Se ti offende colui che tu
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