Page 26 - L’Amicizia Spirituale
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se poi ne venne una grande utilità ad entrambi, poiché per l’impegno di
uno fu risparmiata all’altro la vita e per la bontà del primo non fu
distrutta la discendenza del secondo.
Riepilogo
Poiché dunque nei buoni è sempre l’amicizia che viene prima dei
vantaggi, si può dire con certezza che la nostra gioia non nasce tanto dal
vantaggio che ci viene procurato dall’amico, ma dal suo amore. Giudicate
voi, ora, se basta quanto ho detto sul frutto dell’amicizia, se sono stato
chiaro nel precisare tra quali persone essa può nascere, conservarsi e
giungere a perfezione, se sono riuscito a smascherare quelle forme di
adulazione che s’ammantano falsamente del nome di amicizia e se sono
stato preciso nell’indicare le mete cui deve tendere l’amore tra gli amici.
Marco: Non mi pare che tu abbia approfondito bene quest’ultimo punto.
Aelredo: Ricorderete, credo, come ho confutato l’opinione di quelli che
affermano che l’amicizia possa congiungere le persone anche nel crimine,
e anche di quelli che ritengono si possa giungere fino all’esilio e a
qualsiasi nefandezza purché non ne vengano danni a terze persone. E a
dire il vero ho confutato anche quelli che misurano l’amicizia in base ai
vantaggi ottenuti. Invece non ho ritenuto neppure degne di essere
menzionate due delle opinioni riferite da Marco.
Non c’è infatti idea più goffa che intendere l’amicizia come un rendere
esattamente all’amico il servizio e gli elogi ricevuti da lui, quando invece
tutto tra loro deve essere comune, dato che sono un cuor solo e un’anima
sola. Ed è anche brutta e sbagliata l’idea che uno debba provare per
l’amico gli stessi sentimenti che prova per sé, quando invece ciascuno
dovrebbe avere di sé un’umile opinione e una stima altissima per l’amico.
Dopo aver respinto come falsi questi confini dell’amicizia, ho scelto di
fissare il vero confine ricavandolo dalle parole del Signore che dice che
per gli amici non si deve arretrare neppure davanti alla morte. Tuttavia,
affinché non si pensi che, se dei malvagi arrivassero a morire l’uno per
l’altro avrebbero per ciò stesso raggiunto la vetta dell’amicizia, ho
precisato tra chi essa può nascere e giungere alla perfezione. Quanto a
quelli che ritengono di doverla evitare per le molte preoccupazioni che
comporta, ho concluso che sono semplicemente stolti. Infine ho mostrato
in modo sommario da quali amicizie i buoni devono stare lontani. Da ciò
che si è detto appare chiaro quali siano i confini certi e veri dell’amicizia
spirituale: niente cioè si deve negare all’amico, tutto si deve sopportare
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