Page 21 - L’Amicizia Spirituale
P. 21

ricevuto dall’amico. Questa nostra conversazione mi ha fatto capire che
                  non si può accettare nessuna di queste opinioni. Quindi ti prego di fissare
                  per l’amicizia dei confini che siano certi, soprattutto per il  nostro Luca,
                  perché  non  capiti  che,  volendo  fare  il  bene,  finisca  incautamente  col
                  comportarsi male.

                  Luca: Ti sono grato per la sollecitudine che hai nei miei confronti; potrei
                  anche  restituirti  subito  il  favore,  se  non  me  lo  impedisse  la  voglia  di
                  imparare. Allora ascoltiamo insieme quale può essere la risposta alle tue
                  domande.
                  Aelredo:  Un  confine  preciso  all’amicizia  è  stato  posto  da  Cristo  stesso,
                  quando ha detto: “Nessuno ha un amore più grande di chi offre la sua
                  vita per gli amici”. Ecco fino a dove deve tendere l’amore tra gli amici:
                  che siano disposti a morire l’uno per l’altro. Vi basta?
                  Luca: Dato che non può esserci amicizia più grande, perché non dovrebbe
                  bastare?
                  Marco: Diremo allora che, se dei malviventi o dei pagani sono d’accordo
                  nel  perpetrare  crimini  e  malvagità  e  si  amano  a  tal  punto  da  essere
                  disposti a morire l’uno per l’altro, sono arrivati al vertice dell’amicizia?
                  Aelredo: Nemmeno per sogno: non può esserci amicizia tra malviventi.
                  Luca: Allora, per favore, spiegaci tra quali persone l’amicizia può nascere
                  e durare per sempre.



                                           Tra chi può nascere l’amicizia

                  Aelredo:  Te  lo  dico  subito.  Può  nascere  tra  i  buoni,  progredire  tra  i
                  migliori,  raggiungere  la  perfezione  tra  i  perfetti.  Fino  a  quando  uno  si
                  compiace  volutamente  nel  fare  il  male,  o  propone  a  gente  onesta  cose
                  disoneste,  finché  preferisce  il  piacere  alla  purezza,  la  temerarietà  alla
                  moderazione, l’adulazione alla correzione, come potrà costui anche solo
                  aspirare all’amicizia, dal momento che essa nasce dalla stima per la virtù?
                  Sarebbe difficile, anzi impossibile, gustarne anche solo gli inizi se non se
                  ne conosce l’origine. È un amore sporco e indegno del nome di amicizia,
                  quello in nome del quale si esige qualcosa di turpe dall’amico che, non
                  avendo  ancora  vinto  le  sue  debolezze,  è  spinto  dalla  necessità  a  fare
                  qualsiasi  cosa  illecita  gli  venga  proposta  o  imposta.  Per  questo  va
                  decisamente rifiutata l’opinione di quelli che ritengono si possa fare per
                  l’amico  qualcosa  che  vada  contro  la  lealtà  e  l’onestà.  Non  c’è  nessuna
                  scusa per il peccato, anche se è stato fatto per amore di un amico. Il nostro
                  progenitore  Adamo  avrebbe  fatto  molto  meglio  a  rimproverare  alla





                                                                                                     19
   16   17   18   19   20   21   22   23   24   25   26