Page 15 - L’Amicizia Spirituale
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toccavi i capelli con le dita, a volte mostravi sul volto il fastidio per
qualcosa che non ti andava, manifestando chiaramente la tua
disapprovazione.
Marco: È vero. Come si può rimanere in pace tutto il giorno vedendo che
certi “esattori del faraone” godono abbondantemente della tua
compagnia, mentre noi, a cui devi una particolare dedizione, non
riusciamo ad avere neanche un breve colloquio con te?
Aelredo: Dobbiamo trattare con tutti, anche con quelli che possono
procurarci dei favori o crearci dei guai. Però, ora che finalmente se ne
sono andati, la serenità della solitudine mi è tanto più gradita quanto più
insopportabile era l’agitazione di prima. Si dice che “la fame sia un ottimo
condimento del cibo”! Il miele o qualsiasi altro aroma non rendono il vino
così gustoso quanto la sete rende desiderabile l’acqua. Questo incontro
sarà per te come un cibo o una bevanda spirituale tanto più gradita
quanto più forte è stato il desiderio che l’ha preceduto. Coraggio, dunque,
e non esitare a dirmi tutto quello che poco fa ti preparavi a far uscire dal
tuo cuore agitato.
Marco: Certo che lo faccio. Se infatti mi lamentassi perché il tempo che
quelli ci hanno lasciato è troppo breve, ne perderei ancora di più. Dimmi
per favore, se ancora lo ricordi quello che una volta tu e Giovanni vi
eravate detti a proposito dell’amicizia spirituale: quali domande ti aveva
fatto? A che punto eravate rimasti? Hai scritto qualcosa sull’argomento?
Aelredo: Il ricordo del carissimo Giovanni, anzi, l’abbraccio costante del
suo affetto mi è sempre così presente che, anche se ora ci è stato tolto, nel
mio cuore è più vivo che mai. Lui è sempre con me. Più mi vedo
splendere davanti l’intensità spirituale del suo volto; più mi sorride la
dolcezza dei suoi occhi; più le sue parole piene di gioia mi danno un tale
gusto che mi sembra di essere stato con lui in paradiso, o che lui stia
ancora conversando con me su questa terra. Sai però che sono passati
molti anni da quando ho perduto quel breve scritto in cui avevo fissato le
sue domande e le mie risposte a proposito dell’amicizia spirituale.
Marco: Lo so. Ma, per dir la verità, tutta la mia avidità e la mia
impazienza nascono proprio dal fatto che - come mi ha detto qualcuno -
quello scritto è stato ritrovato e ti è stato consegnato tre giorni fa. Ti
prego, fammelo vedere! Non mi darò pace finché, dopo averlo letto e
dopo aver visto ciò che manca, potrò sottoporre all’esame della tua
attenzione paterna ciò che o la mia mente o un’ispirazione segreta mi
suggeriranno di chiederti: così tu potrai dire se dissenti da ciò che penso o
se sei d’accordo, oppure approfondire quei punti che lo richiedono.
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