Page 74 - Teologia Mistica
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ELENCO DI ALCUNI MAESTRI
CHE HANNO TRATTATO DELLA CONTEMPLAZIONE
Il grande Dionigi, istruito da Paolo, sembra essere stato il primo a trattare in modo
speculativo questa teologia nella sua Teologia mistica, e poi ne trattò spesso in altri suoi
libri.
Il venerabile Riccardo [di San Vittore], in certo modo il primo che gli ha fatto
seguito, nella sua Arca mistica ha rielaborato organicamente questa materia che altri
avevano trattato sotto forma di elogio o di ammonimento; inoltre in quasi tutti i suoi
scritti non si parla d’altro che di contemplazione.
[Giovanni] Cassiano ne parla nelle Collazioni dei Padri, soprattutto in quella sulla
carità.
Agostino ne parla nella Vera religione, nelle Confessioni, nell’opera De diligendo
Deo, nel De Trinitate e spesso altrove, come in tutto il Commento ai Salmi.
[Giovanni] Climaco ne parla nel suo libro sui Trenta gradini della Scala.
Gregorio [Magno] ne parla diffusamente nei suoi Moralia, soprattutto nel sesto libro,
e nella terza Omelia su Ezechiele.
Bernardo [di Chiaravalle] ne parla nel Commento al Cantico, nel De diligendo Deo,
nella Epistola ai Monaci di Mont-Dieu e anche altrove.
Ugo [di san Vittore] ne parla nell’Arca di Noè, nell’opera sull’Orazione, nel
Commento all’Ecclesiaste, soprattutto nel prologo, e nel Commento alla Gerarchia
celeste, soprattutto nel settimo capitolo, ed anche altrove.
Bonaventura ha abbracciato in modo mirabile e sintetico tutta la materia nel suo
Itinerario ed anche nel suo Stimolo d’amore.
Ci sono poi altri trattati compilati da autori più recenti, come lo Stimolo d’amore
verso la passione di Cristo; quell’altro libro sulla triplice via, che inizia con le parole
Vie Syon lugent; l’altro sul Nuovo secolo; l’altro sui Sette cammini dell’eternità; l’altro
sull’Ornamento delle nozze spirituali, la cui terza parte è sospetta [di eresia].
Infine ci sono anche degli scritti in volgare, qualche sermone rivolto al clero, dei
piccoli trattati, ma non è compito nostro elencarli tutti.