Page 60 - Teologia Mistica
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carbone vivo, vinca finalmente la caligine del torbido fumo. Così desiderava di essere
acceso, da questa luce desiderava esser pervaso colui che diceva: «Passa al crogiolo le
mie reni e il mio cuore» [Sal 25,2].
Se poi, nonostante tutti i tuoi sforzi, non otterrai nulla di tutto ciò, almeno sfogati nel
piangere sulla tua infelicità, sul tuo gelo, ripetendo con il profeta: «Sono accasciato oltre
misura, tutto il dì malinconico mi aggiro» [Sal 37,7]. La tua fatica — credilo! — non
vale di meno agli occhi di Dio, non inferiore sarà la tua ricompensa, perché «egli
considera la fatica e il dolore» [Sal 10,14].
Se invece Dio esaudirà il desiderio della tua anima, e ti preverrà «con benedizioni di
dolcezza», preoccupati soprattutto che la cenere dell’umiltà conservi [vivo] il fuoco
della devozione, acceso con tanto sforzo, con tanta vigile fatica, contro le ventate
dell’orgoglio, affinché non ritenga di essere diventato qualcuno; e lo preservi anche
dalla brina della pigra negligenza, affinché non ritenga di aver già raggiunto in misura
sufficiente quel che cercavi, e che ormai ti sia lecito vagare di qua o di là con parole e
azioni vane.
È proprio vero il proverbio compreso nel verso:
Non vale di meno del cercare il difendere le conquiste,
che in francese suona: «Bon espargneur valt bon gangneur»; cioè: Vale tanto chi bene
custodisce quanto chi bene acquisisce. Guai allora agli stolti, che avranno sprecato le
grazie ricevute.
[CONSIDERAZIONE VIII]
L’ottava considerazione addita le radici delle passioni
e degli affetti. Questa arte [del discernimento]
viene insegnata seguendo i tre modi in cui noi conosciamo
il giudizio divino, pieno di incomprensibile misericordia
verso i peccatori. Poi si passa a parlare delle facoltà dell’anima,
illustrando come esse inclinino verso l’eccellenza delle virtù
oppure verso l’enorme bassezza dei vizi.
La teologia mistica ha questo di proprio, che risiede nel[la facoltà del] sentimento,
mentre tutte le altre scienze hanno sede nell’intelletto. E poiché ogni sentimento o è
amore o nasce dall’amore, per deduzione filosofica dobbiamo concludere che la
teologia mistica stessa va chiamata arte dell’amore, o scienza dell’amare. Ora l’amore
non sta così solitario da non essere anche l’origine di tutti gli altri sentimenti o passioni,
al punto che esso genera perfino l’odio. Quelle passioni che
qui sono tutte mescolate:
speranza, timore, tristezza, gioia,
provengono proprio dall’amore. Perciò se tu ami Dio sopra ogni cosa, odierai tutto quel
che avverti essere contrario all’amore di Lui. E poiché l’anima conosce Dio come
oggetto a lei sommamente congeniale, ne consegue che essa proverà gioia quando Egli
è presente, mentre nasceranno in lei tristezza, speranza o timore quando è assente.