Page 46 - Il combattimento spirituale
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perché ti portino aiuto contro tutti i tuoi vizi e contro tutti i tuoi avversari e ti proteggano nell’ora
della morte.
Alcune volte ti metterai a considerare le molte singolari grazie che hanno ricevute dal sommo
Creatore, eccitando in te un vivo sentimento di amore e di gioia verso di loro in quanto sono ricchi
di tanti doni, come se fossero tuoi. Anzi ti rallegrerai, se è possibile, che tali doni li abbiano più gli
spiriti gloriosi che non tu, poiché questa fu la volontà di Dio: ne sia perciò egli lodato e ringraziato.
Per fare questo esercizio con ordine e facilità, potrai dividere le schiere dei beati secondo i giorni
della settimana in questa maniera.
La domenica prenderai i nove cori angelici.
Il lunedì: san Giovanni Battista.
Il martedì: i patriarchi e i profeti.
Il mercoledì: gli apostoli.
Il giovedì: i martiri.
Il venerdì: i pontefici con gli altri santi.
Il sabato: le vergini con le altre sante.
Ma non lasciare mai in ciascun giorno di ricorrere spesso a Maria Vergine, regina di tutti i santi, al
tuo angelo custode, a san Michele arcangelo e a tutti i tuoi santi avvocati.
E ogni giorno prega Maria Vergine, il Figliuolo suo, il Padre celeste che ti facciano la grande grazia
di darti per principale avvocato e protettore san Giuseppe, sposo della stessa Vergine; rivolta poi al
medesimo santo, pregalo fiduciosamente di riceverti sotto la sua protezione.
Si narrano molte cose di questo glorioso santo e molti favori che da lui hanno ricevuto tutti quelli
che hanno avuto devozione per lui e a lui sono ricorsi non solamente nei bisogni spirituali ma anche
temporali, e specialmente nel formare le persone pie a ben pregare e meditare. Se Dio tiene tanto
conto degli altri santi perché vivendo fra noi gli resero obbedienza e onore, quanto dobbiamo
credere che da Dio sia stimato e presso Dio abbiano valore le preghiere di questo umilissimo e
beatissimo santo! Egli fu talmente onorato in terra dallo stesso Dio, che volle sottomettersi a lui e
come a padre obbedirgli e servirlo (cfr. Lc 2,5 1).
CAPITOLO LI
La meditazione della passione di Cristo per ricavarne diversi affetti
Quello che ho detto prima intorno alla passione del Signore, serve a pregare e a meditare per mezzo
di domande. Ora aggiungo come possiamo trarre diversi affetti dalla stessa meditazione. Se per
esempio ti proponi di meditare la crocifissione, in tale mistero fra gli altri punti puoi considerare i
seguenti.
Primo. Come al Signore, che sul monte Calvario venne furiosamente spogliato da quelle genti
furibonde, gli si strapparono a pezzi le carni attaccate ai vestiti per le precedenti battiture.
Secondo. Come gli fu tolta dal capo la corona di spine la quale, quando poi gli fu rimessa, fu per lui
causa di nuove ferite.
Terzo. Come a colpi di martelli e di chiodi fu crudelmente confitto in croce.
Quarto. Come le sue sacre membra, non arrivando alle aperture fatte per conficcarvi i chiodi, furono
tirate con tanta violenza da quei cani che le ossa tutte slogate si potevano numerare a una a una.
Quinto. Come pendendo il Signore sul duro legno e non avendo altro sostegno che quello dei chiodi,
per il peso del corpo che scendeva in basso si allargarono e si inasprirono con indicibile dolore le
sue sacratissime piaghe.
Da questi o da altri punti, volendo eccitare in te sentimenti di amore, studiati con la meditazione di
essi di passare di conoscenza in maggior conoscenza dell’infinita bontà e dell’amore del tuo Signore
verso di te: egli per te volle patire assai, così che quanto aumenterà in te questa conoscenza, tanto
crescerà parimenti l’amore. Dalla stessa conoscenza della bontà e dell’amore infinito a te mostrati
dal Signore, facilmente ne ricaverai contrizione e dolore di aver offeso tante volte e con tanta
ingratitudine il tuo Dio, che per le tue iniquità è stato maltrattato e straziato in tante maniere.