Page 44 - Il combattimento spirituale
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della malvagità al luogo designato per flagellarlo.
Secondo. Come con frettolosa rabbia fu da essi svestito e ne restarono tutte scoperte e nude le sue
carni purissime.
Terzo. Come le sue mani innocenti, strette con una ruvida corda, furono legate alla colonna.
Quarto. Come il suo corpo fu tutto lacerato e strappato dai flagelli, per cui grondarono fino a terra i
rivoli del suo sangue divino.
Quinto. Come, aggiungendosi percosse a percosse in uno stesso luogo, si esacerbarono sempre più
le piaghe già fatte.
Così avendoti proposto questi o simili punti da meditare per acquistare la pazienza, applicherai
prima i sensi a sentire il più vivamente possibile le amarissime angosce e le pene acerbe sostenute
dal tuo caro Signore in ciascuna parte del suo sacratissimo corpo e in tutte insieme. Quindi passerai
alla sua santissima anima, penetrando quanto si può nella pazienza e nella mansuetudine con cui
sopportava tante afflizioni, non saziando però mai la fame di patire, in onore del Padre e per nostro
beneficio, maggiori e più atroci tormenti.
Contemplalo poi acceso di un vivo desiderio che tu voglia sopportare il tuo travaglio, o vedi come
ancora rivolto al Padre prega per te che si degni farti la grazia di portare pazientemente la croce, che
allora ti tormenta, e qualunque altra. Perciò tu, piegando più volte la volontà a voler tollerare il tutto
con animo paziente, volgi poi la men-te al Padre; e ringraziandolo prima che per sua pura cari-tà ha
mandato al mondo il suo unigenito Figliuolo a sop-portare tanti aspri tormenti e a pregare per te,
domanda-gli poi la virtù della pazienza in forza delle opere e delle preghiere del suo Figliuolo.
CAPITOLO XLVII
Un altro modo di pregare meditando
Potrai anche pregare e meditare in un altro modo.
Dopo aver considerato attentamente le afflizioni del Si-gnore e visto col pensiero la prontezza
d’animo con cui le sosteneva, dalla grandezza dei suoi travagli e dalla sua pazienza passerai a due
altre considerazioni: l’una del suo merito; l’altra del compiacimento e della gloria che l’eter-no
Padre riceveva dalla perfetta obbedienza del suo Fi-gliuolo crocifisso (cfr. Fil 2,8; Eb 5,8).
Presentando a sua divina Maestà queste due cose, in virtù di esse chiederai la grazia che desideri. E
potrai fare ciò non solo in ciascun mistero della passione del Signo-re, ma in ogni atto particolare
interiore ed esteriore da lui fatto in ciascun mistero.
CAPITOLO XLVIII
Un modo di pregare per intercessione di Maria Vergine
Oltre a quelli suddetti, vi è un altro modo di meditare e di pregare per intercessione di Maria
Vergine rivolgendo la mente prima all’eterno Dio, poi al dolce Gesù e infine alla stessa
gloriosissima madre.
Rivolta a Dio, considera due cose. L’una sono i diletti che egli ab aeterno, considerato in Maria,
prendeva di se stesso prima che ella fosse tratta dal nulla. L’altra sono le virtù e le azioni di lei dopo
essere venuta al mondo.
I diletti così li mediterai. Sollevati in alto col pensiero sopra ogni tempo e sopra ogni creatura;
entrata poi nella stessa eternità e nella mente di Dio, considera le delizie che di se stesso prendeva in
Maria Vergine. Dopo aver trovato il medesimo Dio tra questi diletti, in forza di essi chiedi con
sicurezza grazia e forza per la distruzione dei tuoi nemici e particolarmente di quello che allora ti
combatte. Passando poi alla considerazione delle tante e così singolari virtù e azioni della madre
santissima e presentandole a Dio ora tutte insieme, ora alcune di esse, in virtù di quelle chiedi alla
sua infinita bontà secondo ogni tuo bisogno.
Rivolgendo poi la mente al Figliuolo, gli ricorderai il seno verginale che per nove mesi lo portò; la