Page 43 - Il combattimento spirituale
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che chiederai o altro per te più utile, oppure quello e questo insieme.
            E quanto più ti sembrasse di essere respinta, tanto più umiliati agli occhi tuoi, e considerando i tuoi
            demeriti, con il pensiero fermo nella divina pietà, aumenta sempre in essa la tua confidenza. La
            quale, mantenendosi viva e salda, quanto più sarà contrastata tanto più piacerà a nostro Signore.
            Rendigli poi sempre grazie riconoscendolo per buono, sapiente e amoroso persino quando alcune
            cose  ti  sono  negate,  come  se  ti  fossero  concesse,  restando  in  qualunque  avvenimento  stabile  e
            allegra nell’umile sottomissione alla sua divina provvidenza.

                                                    CAPITOLO XLV

                                               Che cos’è l’orazione mentale

            L’orazione mentale è un’elevazione della mente a Dio con attuale o virtuale domanda di quello che
            si desidera.
            La domanda attuale si fa quando con parole mentali si chiede la grazia in questo modo o in uno
            simile: Signore Dio mio, concedimi questa grazia a onore tuo. Ovvero così: Signore mio, io credo
            che ti piaccia e sia tua gloria che ti domandi e abbia questa grazia; compi dunque ormai in me il
            tuo divino beneplacito.
            E  quando  sei  di  fatto  combattuta  dai  nemici,  pregherai  in  questo  modo:  Dio  mio,  sii  pronto  ad
            aiutarmi  perché  non  ceda  ai  nemici.  Oppure:  Dio  mio,  rifugio  mio,  fortezza  dell’anima  mia,
            soccorrimi presto perché non cada. E continuando la battaglia, continua anche tu questo modo di
            pregare e resisti sempre virilmente a chi combatte contro di te.
            Terminata  poi  l’asprezza  della  guerra  e  rivolta  al  tuo  Signore,  mostragli  il  nemico  che  ti  ha
            combattuta e la tua svogliatezza nel resistergli, dicendo: Ecco, Signore, la creatura opera delle tue
            mani e per somma tua bontà redenta dal tuo sangue. Ecco il tuo nemico, che tenta di levarla da te e
            divorarla. Signore mio, a te ricorro, confido in te solo che sei onnipotente, buono, e vedi la mia
            impotenza e la prontezza a rendermi volontariamente soggetta al nemico senza il tuo aiuto. Aiutami
            dunque, speranza mia e fortezza dell’anima mia.
            La  domanda  virtuale  si  ha  quando  alziamo  la  mente  a  Dio  per  ottenere  qualche  grazia,
            mostrandogliene il bisogno senza dire o ragionare di nulla. Come quando, ad esempio, io elevo la
            mente a Dio, e alla sua presenza mi riconosco impotente a difendermi dal male e a fare il bene e,
            acceso del desiderio di servirlo, aspettando con umiltà e fede il suo aiuto, guardo attentamente lo
            stesso Signore. Questa siffatta conoscenza, questo ardente desiderio e questa fede davanti a Dio è
            un’orazione che virtualmente chiede quello di cui ho bisogno; e quanto più la suddetta conoscenza
            sarà  chiara  e  sincera  e  il  suddetto  desiderio  acceso  e  viva  la  fede,  tanto  più  efficacemente  si
            chiederà.
            Vi è anche un altro genere più preciso di orazione virtuale, che si fa con un semplice sguardo della
            mente a Dio perché ci soccorra. Tale sguardo non è altro che un tacito ricordo e una tacita domanda
            di quella grazia che precedentemente avevamo richiesta.
            Figliuola, fa’ in modo d’apprendere bene questa specie di orazione e di rendertela familiare, perché,
            come  l’esperienza ti mostrerà,  è un’arma che facilmente in  ogni  occasione e in  ogni  luogo puoi
            avere a disposizione ed è di maggior valore e giovamento di quanto io ne sappia dire.

                                                    CAPITOLO XLVI

                                          L’orazione sotto forma di meditazione

            Volendo pregare per qualche spazio  di  tempo, ad esempio di  mezz’ora o di  un’ora intera e più,
            all’orazione aggiungerai la meditazione della vita e della passione di Gesù Cristo applicando sempre
            le  sue  azioni  a  quella  virtù  che  desideri.  Così,  se  desideri  ottenere  la  grazia  della  virtù  della
            pazienza, prenderai ad esempio a meditare alcuni punti del mistero della flagellazione.
            Primo. Come dopo l’ordine dato da Pilato, con grida e scherni il Signore fu trascinato dai ministri
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