Page 28 - Il Maestro
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che serve l'attrezzatura dell'individuo. L'uccellatore, accorgendosi che
l'altro lo osserva, tanto per esibirsi, allestisce le canne, poi col fusto della
canna e col falcone immobilizza un uccellino che passa di là, lo accalappia
e lo prende. Non ha egli insegnato a colui che l'osservava senza far segni
ma con l'azione stessa?
Ad. - Temo che sia il medesimo caso di colui che,
come ho detto, chiede che cosa sia camminare. Anche qui non vedo che
sia stata mostrata tutta l'operazione della cattura.
Ag. - È facile liberarti
da tale preoccupazione. Aggiungo appunto la clausola che l'osservatore
sia tanto intelligente da capire da quanto ha visto tutto il significato
dell'operazione. È sufficiente infatti all'assunto che sia possibile senza
segno insegnare alcune cose, non tutte, e ad alcuni individui.
Ad. - Anche
io posso aggiungere la clausola: se fosse tanto intelligente, indicato il
camminare con pochi passi, comprenderà che cos'è il camminare in
sé.
Ag. - Fallo pure. Non solo non mi oppongo, anzi ti favorisco. Il fatto
sta che come puoi notare, da ciascuno di noi due si sta dimostrando che
certi oggetti ad alcuni possono essere insegnati senza segni e che è falso
quanto ritenevamo poco fa, cioè che non v'è oggetto il quale si possa
indicare senza segni. E ormai di simili oggetti ne vengono in mente non
l'uno o l'altro, ma migliaia che sono indicati per sé senza alcun segno. Ma,
scusa, perché ne dubitiamo? Per omettere i molti spettacoli di attori che in
tutti i teatri mostrano senza segni con le azioni stesse, Dio e la natura a
chi osserva non mostrano direttamente di per sé questo sole e la luce che
avvolge, fasciandole, tutte le cose, la luna e gli altri astri, le terre e i mari e
gli esseri che in essi si producono?
Inutilità del segno ... .
10. 33. Ma a considerare più attentamente, forse non troverai oggetto che
sia appreso mediante propri segni. Quando mi si mostra un segno, se io
non so di quale oggetto è segno, è assurdo che m'insegni qualche cosa. Se
poi lo so, cosa apprendo dal segno? La parola non mi mostra la cosa che
significa, quando leggo: E le loro sarabare non sono state bruciate 16. Se con
tale nome sono chiamati determinati copricapo, nell'udirlo, ho forse
appreso che cos'è capo e che cosa lo copre? Li conoscevo già e non ne ho
avuto conoscenza perché li ho intesi nominare da altri, ma perché li ho
visti. Infatti quando per la prima volta le due sillabe del termine " capo "
hanno colpito il mio udito, non ne ho conosciuto il significato ed
egualmente quando per la prima volta ho udito o letto le sarabare. Ma
" capo " è una parola molto usata. Ed io, avvertendola con intenzione, ho
saputo che è il vocabolo di una cosa che mi era assai nota per averla vista.
Prima di accorgermene, la parola per me era soltanto un suono; ho