Page 25 - Il Maestro
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comprendi che il termine " vizio ", risultante di sillabe nella sua
espressione orale, è più pregevole del concetto che significa, mentre la
conoscenza della parola è meno pregevole della conoscenza dei vizi. E
anche ammesso che tu possa proporre alla considerazione i quattro
termini " nome e oggetto, conoscenza del nome e conoscenza
dell'oggetto ", giustamente noi anteponiamo nella considerazione il primo
al secondo. Questa stessa parola, posta in una poesia di Persio che scrive:
Ma costui è istupidito dal vizio 14, non solo non ha reso vizioso il verso, ma
gli ha anche conferito una certa eleganza. Eppure l'oggetto significato
dalla parola condiziona ad esser vizioso il soggetto in cui si ha. Ma ci è
evidente che non cosi eccelle il terzo sul quarto, ma piuttosto il quarto sul
terzo. La conoscenza di questa parola è appunto meno pregevole della
conoscenza dei vizi.
Ad. - Ed anche se tale conoscenza rende più infelici,
la ritieni superiore? Il medesimo Persio, fra tutte le pene che la crudeltà
dei tiranni ha inventato e la loro cupidigia applica, considera superiore
quella, per cui vengono tormentati gli individui, i quali sono costretti a
riconoscere vizi che non possono evitare.
Ag. - Con questo discorso vieni
ad affermare che anche la conoscenza delle virtù è meno pregevole della
conoscenza della parola relativa poiché è tormento conoscere e non
praticare la virtù. Il medesimo poeta satirico ha augurato che ne fossero
puniti i tiranni 15.
Ad. - Dio ci scampi da tale assurdità. Comprendo
ormai che non si deve dare colpa alle conoscenze in sé, con cui la più
nobile disciplina ci arricchisce la coscienza, ma che si devono considerare
come i più infelici coloro, i quali sono cosi soggetti alla malattia, che non
li guarisce neanche una medicina così efficace. Ritengo che Persio la
pensasse così.
Ag. - Comprendi bene. Ma qualunque fosse il pensiero di
Persio, che ce ne importa? In materia non siamo soggetti all'autorità dei
poeti. D'altronde non è facile distinguere se una conoscenza è da
preferirsi a un'altra. Mi basta il risultato conseguito, che la conoscenza dei
concetti significati, anche se non è più pregevole della conoscenza dei
segni, lo è certamente dei segni stessi. Esaminiamo dunque a fondo la
categoria degli oggetti che senza segni possono essere indicati in sé, come
parlare, camminare, sedere, giacere e simili.
Ad. - Sto già richiamando
quanto dirai.
Non s'insegna senza segni ....
10. 29. Ag. - Secondo te, si possono indicare senza segno tutte le azioni che
è possibile eseguire immediatamente dopo la richiesta o fai qualche
eccezione?
Ad. - Io in verità, dopo aver considerato più volte la categoria
nel suo complesso, non trovo ancora altro che si possa indicare senza