Page 27 - Il Maestro
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Sospensione e aporeticità.


                  10. 31. Ag. - Si è raggiunta dunque la conclusione che non s'insegna senza
                  segni e che è più pregevole la conoscenza che i segni con cui conosciamo,

                  sebbene  non  tutte  le  cose  conosciute  con  segni  siano  più  pregevoli  dei
                  rispettivi  segni.
Ad.  -  D'accordo.
Ag.  -  Rammenti,  scusa,  con  quanto
                  girovagare si è ottenuto finalmente un risultato cosi trascurabile? Dacché
                  stiamo bersagliando con parole, ed è un bel po' che lo facciamo, ci siamo
                  affaticati  ad  esaminare  questi  tre  quesiti:  se  non  è  possibile  insegnare
                  senza segni, se vi sono segni più pregevoli degli oggetti di cui sono segni,
                  se più pregevole dei segni è la conoscenza degli oggetti. Ma v'è un quarto
                  quesito che vorrei sia da te chiarito, e cioè se, secondo te, i principi esposti
                  sono stati cosi dimostrati che ormai non ti è più possibile dubitarne.
Ad -
                  Vorrei  certamente  che  attraverso  tanti  giri  tortuosi  si  fosse  giunti  a
                  risultati  apodittici.  Ma  proprio  codesta  tua  domanda  mi  inquieta  e  mi
                  distoglie dall'apodissi. Non mi avresti posto questa domanda, mi pare, se
                  tu  stesso  non  avessi  qualche  dubbio  in  contrario.  La  difficoltà  stessa
                  dell'argomento  non  mi  consente  di  vedere  nell'insieme  e  di  rispondere
                  sicuro  per  timore  che  fra  tante  pieghe  si  celi  qualche  cosa  che  la
                  penetrazione  della  mia  mente  non  può  raggiungere.
Ag.  -  Accolgo  con
                  piacere  la  tua  esitazione  perché  è  indice  di  una  coscienza  non
                  sconsiderata.  È  la  più  grande  difesa  della  tranquillità.  È  infatti  assai
                  difficile  non  turbarsi  quando,  a  causa  di  dimostrazioni  in  contrario,
                  crollano e quasi ci vengono sottratte di mano le opinioni che accettavamo
                  con spontanea e irriflessa convinzione. Pertanto come è  giusto cedere a
                  ragionamenti  attentamente  vagliati,  cosi  è  rischioso  ritenere  per
                  apodittica una conoscenza che non è tale. C'è da temere appunto che se
                  spesso  son  demolite  conoscenze  che  pregiudizialmente  si  ritenevano
                  stabili  e  durature,  si  potrebbe  incorrere  in  tanto  odio  e  timore  della
                  dialettica da sembrarci che non si deve ritenere per apodissi neanche la
                  verità più evidente.


                  Infiniti significati senza segni.



                  10. 32. Ma ora torniamo ad esaminare più speditamente se con ragione
                  hai  ritenuto  di  dover  dubitare  di  tali  concetti.  Ti  pongo  una  domanda.
                  Supponi che un tale, profano delle insidie per uccelli, preparate con canne
                  e vischio, s'incontra con un uccellatore che, pur avendo i propri attrezzi,
                  non li usa per l'uccellagione, ma è ancora in cammino. A tal vista, quegli
                  accelera il passo e fra sé come avviene, pensa con meraviglia e si chiede a
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