Page 24 - Il Maestro
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gola col dire che viveva per il cibo. E l'uomo sobrio giustamente fu lodato
soltanto perché, comprendendo quale delle due cose si fa per l'altra, cioè
qual è subordinata all'altra, avverti che bisogna mangiare per vivere e
non vivere per mangiare. Egualmente un chiacchierone amante delle
parole potrebbe dire: " Insegno per parlare ". Ma tu forse e qualsiasi
individuo capace di valutare le cose gli rispondereste: " Buon uomo,
perché piuttosto non parli per insegnare? ". Queste idee sono vere, come
ben comprendi. Puoi capire dunque quanto siano da considerare meno
pregevoli le parole del fine per cui le usiamo poiché anche l'uso è da
considerarsi più pregevole delle parole. Ci son le parole per usarle e le
usiamo per insegnare. Quanto dunque è più pregevole l'insegnare che il
parlare, tanto è più pregevole il parlare che le parole. Dunque il
contenuto dell'insegnamento è più pregevole delle parole. Ma vorrei
sapere se hai da ribattere.
... la conoscenza della cosa che quella del segno.
9. 27. Ad. - Ammetto che il contenuto dell'insegnamento è più pregevole
delle parole, ma non so se non esista una obiezione contro la legge cosi
enunziata: " Ogni cosa ordinata ad un'altra è di minor pregio della cosa
cui è ordinata ".
Ag. - Ne tratteremo altrove più opportunamente e
diligentemente. Per il momento la tua ammissione è sufficiente a quanto
intendo dimostrare. Concedi che la conoscenza d'un oggetto è più
pregevole dei segni dell'oggetto. Pertanto la conoscenza degli oggetti
significati è più pregevole della conoscenza dei segni. Non ti pare?
Ad. -
Ma davvero ho concesso che la conoscenza degli oggetti è più pregevole
della conoscenza dei segni o non piuttosto degli stessi segni? Sono
esitante ad accordarmi con te su questo punto. Se il termine " sozzura " è
più pregevole dell'oggetto significato, la conoscenza di questo termine è
da preferirsi alla conoscenza di quell'oggetto, sebbene il nome stesso sia
meno pregevole della relativa conoscenza. Quattro sono i termini in
effetti: il nome e la cosa, la conoscenza del nome e la conoscenza della
cosa. Come dunque il primo al secondo, perché il terzo non sarebbe
preferibile al quarto? Ma dato che non lo sia, si dovrebbe anche
subordinarlo?
Importanza della conoscenza della cosa.
9. 28. Ag. - Noto che veramente bene hai tenuto presente la tua
ammissione e hai chiarito il tuo pensiero. Ma, come suppongo, tu