Page 36 - Forme dell'Intelligenza Spirituale
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grazia divina, o l’abbondanza della sapienza superna. In senso negativo,
                  l’adipe  è  la  grossolanità  della  malvagità;  nel  salmo:  Hanno  chiuso  il  loro
                  adipe (Sal 16, 10).
                  Le  ossa  sono  la  fermezza  d’animo;  nel  salmo:  Tutte  le  mie  ossa  dicono:
                  Signore, chi li è simile? (Sal 34, 10) E in senso negativo, in Giobbe: Le loro
                  ossa sono come una canna piena d’aria (Gb 40, 13). Altrimenti, sono i consigli
                  fraudolenti dei ministri dell’Anticristo, come nel salmo: Dio disperse le ossa
                  degli assedianti (Sal 52, 6). Il midollo è l’infusione della carità e delle altre
                  virtù, come nel salmo: Ti offrirò olocausti ricchi di midollo  (Sal 65, 15). Le
                  viscere sono il sentimento della pietà e della misericordia; nell’Apostolo:
                  Se avete nei visceri pietà per me (Fil 2, 1). E in altro senso, si dice di Giuda
                  negli Atti degli Apostoli: Sicché si sparsero tutte le sue viscere (At 1,18). La
                  pelle  indica  coloro  che  sono  attenti  solo  all’esteriorità,  ma  sono  marci
                  dentro. I peli rappresentano i pensieri della vita già trascorsa, e che vanno
                  tagliati via; perciò Mosè ammonisce: Radano i Leviti tutti i peli del loro corpo
                  (Nm 8, 7). Il sangue è l’atto carnale; nel salmo: Dal sangue mi salva, o Dio,
                  mia salvezza (Sal 50, 16). E altrove: Né la carne né il sangue possono ereditare il
                  regno di Dio (1Cor 15, 50). E Osea: Il sangue provoca sangue (Os 4, 2). Oppure,
                  in senso positivo, nell’Apostolo: E il sangue di Gesù Cristo ci purifica da ogni
                  peccato (Eb  9,  14)  La  carne  è  l’uomo  esteriore;  nell’Apostolo: La carne ha
                  desideri contrari a quelli dello spirito, e lo spirito li ha opposti a quelli della carne
                  (Gal 5, 17). La carne è la conformità alla natura: Questa è ossa delle mie ossa e
                  carne della mia carne (Gn 2, 23); e altrove: Il Verbo si fece carne (Gv 1, 14). E
                  l’Apostolo: Ora voi non siete nella carne, ma nello spirito (Rm 8, 9). La carne
                  indica anche la conformità alla colpa: Il mio spirito non permarrà per sempre
                  negli uomini, perché essi sono carne (Gn 6, 3). Le ginocchia rappresentano il
                  riconoscimento  dell’umiltà;  negli  Efesini:  E  ora  piego  le  ginocchia  del  mio
                  cuore (Ef 3, 14), e nel salmo: Le mie ginocchia sono indebolite dal digiuno (Sal
                  108, 24). Talvolta sono le virtù della fede; nel profeta: Risparmierò settemila
                  uomini che non hanno piegato le ginocchia dinanzi a Baal (3Re 19,18). I piedi sono
                  il corso della vita, la stabilità della mente o la fede; nel salmo: E posano
                  ormai i nostri piedi (Sal 121, 2). E in senso negativo: Lesti sono i loro piedi per
                  spargere il sangue (Sal 13,3). Il calcagno è l’inganno dei vizi; nel Genesi: Ella
                  ti schiaccerà il capo e tu l’insidierai al calcagno (Gn 3, 15). Oppure, è la fine
                  dell’azione, come nel salmo: Essi osservano i miei calcagni (Sal 55,7). Il passo
                  è il successo nelle opere; nel salmo: Nei tuoi sentieri il mio passo non vacilla
                  (Sal 16, 5). Le piante dei piedi sono i segni delle virtù; nel salmo: Affinché
                  non si muovano le piante dei miei piedi. E in altro senso, in Salomone: La vita

                  degli empi è come un’impronta nel mare.
                  La stola è la veste del battesimo o della fede; nel Vangelo: Portate subito la
                  stola più bella (Lc 15, 22). Il cilicio è la testimonianza del pentimento; nel
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