Page 31 - Forme dell'Intelligenza Spirituale
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peccatore, perché questo può venire alla fede o al pentimento, ma l’altro
                  no. Il cane indica anche i predicatori pigri: Cani muti che non sanno abbaiare
                  (Is 46, 10).
                  Le  rane  sono  i  demoni;  nell’Apocalisse:  Poi  vide  uscire  dalla  bocca  del
                  dragone tre spiriti immondi, simili a rane. Essi sono spiriti di demoni (Ap 16,
                  13). Le rane sono anche gli eretici che indugiano nella mota di pensieri
                  vilissimi,  e  gracidano  senza  cessa  con  inutile  loquacità.  La  formica  è  la
                  persona  previdente  e  lavoratrice;  in  Salomone:  Vai  a  veder  la  formica,  o
                  pigro! (Pro 6, 6). Il verme indica Cristo, che ha assunto la figura umana
                  per umiltà; nel salmo: Ma io sono un verme e non un uomo (Sal 21, 7). O, in
                  altro senso, in Isaia: Il loro verme non morrà (Is 66,24), intendendo il verme
                  la coscienza del peccato, o il turbamento dei cattivi pensieri. La ragnatela
                  simbolizza la fragilità umana; nel salmo: E hai dissolto la mia anima come
                  una  ragnatela  (Sal  38,  12).  Le  tele  del  ragno  sono  il  lavoro  della
                  concupiscenza  terrena,  tanto  sottile  e  inconsistente  che  il  vento  della
                  morte  lo  spazza  via.  Il  serpente  è  il  diavolo,  o  gli  uomini  malvagi;  nel
                  Vangelo: Serpenti, razza di vipere (Mt 23, 33). In altro senso, nel Vangelo:
                  Come Mosè innalzò nel deserto il serpente
                  (Gv  3,14);  il  serpente  significa  anche  i  prudenti:  Siate  prudenti  come  i
                  serpenti (Mt 10, 16). Il drago è il diavolo, o un persecutore manifesto; nel
                  salmo: Tu sfracellasti la testa del drago e la desti in pasto agli Etiopi (Sal 73,
                  14). Lo scorpione è il diavolo o un suo ministro; nel Vangelo: Vi ho dato il
                  potere  di  camminare  sopra  i  serpenti  e  gli  scorpioni  (Lc  10,  19).  La  vipera
                  indica le stesse cose; nel Vangelo: Razza di vipere (Lc 3, 7).

                  VI. Su vari termini

                  L’essere  umano  [homo]  indica  l’integrità  umana  o  la  mente;  nel  Genesi:
                  Dio  fece  l’uomo  a  propria  immagine  e  somiglianza  (Gn  1,  26).  E  in  senso
                  negativo, nel salmo: Sorgi o Signore, non prevalga l’uomo (Sal 9, 20), cioè la
                  carne,  o  il  diavolo.  Può  essere  anche  nominato  per  indicare  il  biasimo,
                  come nell’Apostolo: Infatti, dal momento che ci sono tra noi contese e gelosie,
                  non  siete  voi  forse  carnali  e  non  camminate  secondo  l’uomo?  (1Cor  3,  4);  e
                  altrove:  Un  uomo  nemico  ha  fatto  ciò  (Mt  13,  28),  intendendo  il  diavolo.
                  Inoltre, l’Apostolo dice uomo del peccato e figlio della perdizione (2Ts 2, 3),
                  intendendo l’Anticristo; ma l’uomo è chiamato anche carne: E ogni carne
                  vedrà  la  salvezza  di  Dio  (Lc  3,  6).  Si  intende  con  anima  sia  quella  degli
                  uomini sia quella degli animali, come in Giobbe: In suo potere è l’anima di
                  ogni vivente e lo spirito di ogni carne [umana] (Gb 12, 10). Egli eleva l’anima
                  razionale degli uomini fino alla comprensione spirituale, mentre vivifica
                  nei sensi corporei l’anima degli esseri irrazionali.
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