Page 21 - Forme dell'Intelligenza Spirituale
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fieno, e tutta la sua gloria è come il fiore del fieno (Is 40, 6). L’erba è la letizia, o i
primi tentativi di miglioramento dell’anima. Nel Genesi: Produce la terra
l’erba verde (Gn 1, 11). O, in senso negativo: Al mattino è come l’erba che
germoglia, [alla sera inaridisce e muore] (Sal 89, 6). I fiori sono Cristo, o il
segno della giustizia, o l’inizio del fare il bene; come dice nel Cantico lo
sposo: Ristoratemi coi fiori (Cn 2, 5). Il giglio è Cristo, o gli angeli, per il
candore della giustizia. In Salomone: Sono un fiore dei campi e un giglio delle
valli (ibid. 2, 1). Le rose sono i martiri, per il rosso del sangue; in Salomone:
Come la rosa fiorisce sulle umide correnti. Le viole sono i confessori, per la
somiglianza con le loro vesti scure; nel Cantico dei Cantici: I fiori sono
apparsi sulla terra (Cn 2, 12). Le selve sono le genti; nel salmo: La trovammo
nelle radure della selva (Sal 131, 6). Da queste selve uscirono due orsi agli
ordini di Eliseo (4Re 2, 24), ed essi sono allegoricamente Vespasiano e
Tito, re dei Romani, che dopo 42 anni dall’ascensione al cielo [di Cristo]
sbranarono dei fanciulli giudei [con le persecuzioni]. I boschi sono le
ombre e le oscurità della Scrittura divina; nel salmo: [Il Signore] spoglia le
foreste (Sal 28,9). La legna è il peccatore destinato al fuoco. O, in senso
buono: E sarà come un albero piantato (Sal 1, 3). Il legno è anche il nome
della santa Croce, come nel profeta: Gettiamo il legno nel suo pane (Ger 11,
19), cioè: appendiamo Cristo alla croce della carne. Altrove: Stavo
raccattando un po’ di legna (3Re 17, 12). Oppure, il legno significa i giusti e i
peccatori, come in Salomone: E se un albero cade ad austro o ad aquilone, là
dove cade rimane (Ec 11, 3): perché nel giorno della morte il giusto cade ad
austro e il peccatore ad aquilone, essendo il giusto condotto alla letizia dal
suo ardore spirituale, mentre il peccatore, per la sua freddezza di cuore, è
respinto all’angelo traditore. La radice è l’origine; nell’Apostolo: Se la
radice è santa, lo sono anche i rami (Rm 11, 16); e, in senso negativo, nel
salmo: Svellerà la radice tua dalla terra dei vivi (Sal 51,7). L’albero è anche
Cristo nella sua resurrezione, così come era stato il seme nella sua morte. Il
ramo è l’eredità: nell’Apostolo: Se la radice è santa, lo sono anche i suoi rami
(Rm 11, 16). O, in altro punto, in Daniele: Tagliate i suoi rami (Dn 4, 11).
Oppure, i rami sono le sentenze dei santi Padri; nel Vangelo: Altri
tagliavano rami dagli alberi (Mt 21, 8). La foglia è la parola della dottrina;
nel salmo: E la sua foglia non cade a terra (Sal 1,3). Altrimenti, la foglia ò la
veste e l’ornamento con cui la grazia divina dona protezione. In senso
negativo: Non trovò altro che foglie senza frutti (Mt 21, 19), cioè parole senza
frutto; perciò l’Apostolo ammonisce affinché amiamo non solo a parole e con la
lingua, ma coi fatti e la verità (1Gv 3, 18). L’uomo è anche paragonato alla
foglia che cadde dall’albero in paradiso. I pomi sono i frutti della virtù dei
santi; nel Cantico: E mangi i suoi frutti (Cn 5, 1). La palma è il compimento
o la vittoria; nel salmo: Il giusto fiorisce come la palma (Sal 91, 13). La palma