Page 16 - Forme dell'Intelligenza Spirituale
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persero né la natura, né la sottigliezza angeliche; tramite questi angeli del
male (Sal 77, 49) aumenteranno le avversità e le infermità, fino a dove e
quando Dio lo permetterà. Coi Troni si intendono gli angeli, i santi o lo
stesso potere di regnare. Nel salmo: Il tuo è trono di Dio nei secoli dei secoli
(Sal 44, 7). O altrove, a proposito del diavolo: Porrò il mio trono a
settentrione (Is 14, 13). La sedia è la stessa cosa, gli angeli o i santi su cui
siede il Signore, deliberando per loro tramite i loro giudizi. Nel salmo:
Dio siede sopra il suo seggio (Sal 46, 9).
Il sole è il Signore Gesù Cristo, che splende sulla terra. Secondo
Salomone, alla fine [del mondo] i falsi diranno: Dunque il sole di giustizia
non splenderà su noi (Sap 5,6). Altrimenti, significa la persecuzione: Col
sorgere del sole, si disseccarono (Mt 13, 6). La luna è la Chiesa, perché in
questo mondo splende come in una notte. Nel salmo: Hai fatto la luna per
segnare il tempo (Sal 103,19). Si può anche intendere come la fragilità della
carne perché, col decrescere dei suoi movimenti mensili, rappresenta il
nostro venir meno nella morte. Le stelle sono i santi, o i dotti, o i sapienti
nella giustizia. In Daniele: I dotti splenderanno come stelle (Dn 12, 3).
Le nebbie sono il velame dei misteri di Dio; talvolta rappresentano anche
gli angeli di Dio. Nel profeta: E le nebbie sono la polvere dei suoi piedi (Ne 1,
3). In altro senso, sono la cancellazione dei peccati: Ho cancellato le tue
colpe come nubi, e come nebbia i tuoi peccati (Is 44, 22). Le tenebre sono la
copertura dei divini segreti. Nel salmo: E la tenebra è sotto i suoi piedi (Sal
17, 10). L’abisso è la profondità delle Scritture. Nel salmo: L’abisso chiama
l’abisso (Sal 41,8). Oppure, si può intendere come abisso la profondità del
Vecchio e del Nuovo Testamento, per cui l’abisso chiama l’abisso significa il
Vecchio Testamento che annunzia il Nuovo. Ma un abisso è pure la
mente umana, che non può comprendere se stessa, per cui il profeta
disse: L’abisso dal profondo leva la sua voce (Abc 3, 10), che è il pensiero. Se
la mente umana non penetra se stessa, a maggior ragione non basta per
comprendere la forza della natura divina – lodi dunque l’uomo [il
Signore] con accresciuta umiltà. In altro senso, certo l’abisso è i giudizi di
Dio, per cui l’abisso chiama l’abisso (Sal 35, 7; 41, 8) significa anche quando
per segreto giudizio divino il peccatore passa dai mali di questo mondo a
quelli eterni, e dal fuoco delle passioni alle fiamme della Gehenna. La
rugiada è la parola di Dio, e dunque ciò che inumidisce i cuori degli
uomini: Mandate dall’alto, o cieli, la rugiada (Is 45, 8). E nel salmo: Come la
rugiada dell’Ermon, che discende sul monte Sion (Sal 132, 3). La pioggia è i
precetti o gli ordini del Signore, o le parole dei santi apostoli: essa infatti
irriga la terra, cioè gli uomini. Nel salmo: Una pioggia spontanea versasti, o
Dio, sul tuo retaggio (Sal 67, 10). La neve sta per il candore della giustizia e
il battesimo. Nel salmo: Mi laverai e sarò più bianco della neve (Sal 50, 9). La