Page 20 - Forme dell'Intelligenza Spirituale
P. 20
Sacre Scritture, perché sono il pascolo delle anime; nel salmo: Tra i pascoli
mi pose (Sal 22,2). La coltivazione è i santi, che sono coltivati da Dio;
nell’Apostolo: Voi siete il campo di Dio (1Cor 3, 8). L’agricoltore è Dio; nel
Vangelo: Io sono la vera vite, e il Padre mio è l’agricoltore (Gv 15, 1). I solchi
sono i cuori dei santi; nel salmo; Ne abbeveri i solchi (Sal 64, 11). Il seme è la
predicazione divina; nel Vangelo: Il seminatore uscì per seminare il suo seme
(Lc 8, 5). La messe è l’abbondanza, o la ricchezza di fedeli; nel Vangelo:
Alzate gli occhi e guardate i campi che biondeggiano di messi (Gv 4, 35); e altrove:
La mietitura è la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli (Mt 13, 39). I
covoni sono i frutti della giustizia; nel salmo: Nel portare i loro covoni (Sal
125, 6). La stoppia è gli aridi verso la fede, o i fatui; nell’Apostolo: Legno,
fieno e stoppia (1Cor 3, 13); e nel profeta: Me sventurato, che sono diventato
come uno spigolatore (Mic 7, 1), cioè: non trovai frutti di opere buone. E
altrove: La riunione dei peccatori è come stoppia accumulata (Ecli 21, 10). L’aia
è la Chiesa; nel Vangelo: Pulirà bene la sua aia (Mt 3, 12). Il vaglio è l’esame
della giustizia divina: Egli ha in mano il vaglio (ibid.). Il frumento è la parola
di Dio, o i santi, o i suoi eletti; nel Vangelo: Radunerà il suo frumento nel
granaio (ibid.). L’orzo è la lettera della legge; nel Vangelo: C’è qui un
ragazzo che ha cinque pani d’orzo (Gv 6,9), cioè la lettera, i cinque libri di Mosè.
La paglia è i peccatori; nel Vangelo: Ma brucerà la paglia con fuoco
inestinguibile (Mt 3,12); e Geremia: Che ha in comune la paglia col grano? – dice
il Signore (Ger 23, 28). La zizzania è gli scandali e i mal viventi; nel
Vangelo: Venne il nemico, e seminò la zizzania in mezzo al grano (Mt 13, 25).
La vigna è la Chiesa, o il popolo d’Israele; nel salmo: Una vigna svellesti
dall’Egitto (Sal 79, 9). O in senso negativo: Poiché la loro vite vien dalle vigne di
Sodoma (Dt 32, 32). La vite è il Cristo; nel Vangelo: Io sono la vera vite (Gv
15, 1). O, in altro senso, come nel Cantico del Deuteronomio, vedi sopra. I
tralci sono gli apostoli, o i santi; nel Vangelo: Io sono la vera vite, e voi i tralci.
In senso negativo, come sopra, nel Deuteronomio: E i loro tralci da
Gomorra. I grappoli sono i frutti della giustizia; in Isaia: Aspettavo che
producesse il grappolo (Is 5,4). O in senso negativo: E la loro uva è uva di fiele
(Dt 32,32). Il grappolo è la Chiesa o il corpo del Signore; nei Numeri: E per
quel grappolo d’uva, portato dai figli d’Israele (Nm 13, 24). La vendemmia è la
fine del mondo, o la punizione del popolo; nel salmo: E la vendemmiano
tutti i passanti (Sal 79,13); e Gioele: Lasciate le falci e vendemmiate le vigne
della terra, perché le loro uve sono mature (GÌ 3, 13). Il torchio è l’altare,
poiché a questo si portano le offerte come al primo i frutti; così in Isaia: E
vi scavò un tino (Is 5, 2). Altrimenti, il torchio è la pressione delle
tribolazioni all’interno della santa Chiesa, con cui si esaminano i fedeli.
Nel titolo del salmo: Sempre per i torchi (Sal 8, 1).
Il fieno è il popolo, la carne o la vanagloria. In Isaia: Ogni carne è come il