Page 106 - Cristianesimo vissuto
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L'anima è una, ma le sue disposizioni interne sono molteplici assai. Le
                  une sono buone, le altre cattive. Tu hai delle inclinazioni o delle abitudini
                  virtuose, come il sacrificio di te stesso, l'umiltà, la carità, la sobrietà, ecc.;
                  hai pure delle tendenze perverse, come l'orgoglio e la sensualità, che sono
                  le due più grandi. È sotto l'influsso di queste inclinazioni e tendenze che
                  tu agisci. Quelle che sono buone ti fanno andare dalla parte di Dio; quelle
                  che sono cattive ti fanno andare dalla parte di te stesso. Infatti hai capito
                  che non vi sono che queste due direzioni nella vita: o la ricerca di Dio o la
                  ricerca  di  sé.    Per  conseguenza  il  problema  è  molto  semplice  poiché  si
                  riassume  così  in  questi  due  termini:  C'è  ricerca  di  Dio  o  ricerca  di  te
                  stesso?
                     -  Ma  non  mi  pare  completamente  semplice.  Ci  sono  in  me  tante
                  tendenze, tante inclinazioni, tanti sentimenti! Come giungere a conoscerli
                  tutti? E se non li conosco tutti, non sarò mai sicuro di non ingannarmi.
                     Ascoltami.  In  un  treno  vi  sono  parecchie  carrozze;  ogni  carrozza  ha
                  parecchie ruote. Quante ruote da far camminare affinché il treno avanzi!
                  E bisogna che tutte camminino, e che tutte insieme siano trascinate in un
                  medesimo  movimento  e  mantenute  nella  medesima  direzione.  Il
                  macchinista  che  è  incaricato  di  regolare  il  cammino  del  treno,  lo  sa
                  benissimo. Tuttavia credi che lui si preoccupi del numero delle ruote? È
                  l'ultimo  dei  suoi  pensieri.  Credi  forse  che  abbia  da  mettere  in  moto
                  ciascuna  ruota,  l'una  dopo  l'altra?  Ce  ne  vorrebbe  del  tempo!  E  si
                  otterrebbe un bel cammino! Il suo lavoro è ben più semplice.
                     Egli ha alla mano una chiavetta, che comanda il vapore. Quando vuol
                  mettere  in  moto  il  treno,  farlo  avanzare  o  indietreggiare,  accelerarne  o
                  rallentarne la velocità, pone la mano sulla sua chiavetta; un piccolo giro
                  ed ecco fatto! E tutte le ruote camminano, e il treno tutt'intero obbedisce
                  ad un giro di chiave. Vedi che gran movimento cominciato e diretto da
                  un colpo di mano.
                     Lo  stesso  succede  all'anima  tua.  Per  quanto  numerose  siano  le  sue
                  disposizioni, per quanto molteplici i movimenti, occorre solo un giro di
                  mano affinché tutti seguano una determinata direzione. Non deve essere
                  più  questione  di  pigliar  le  une  e  gli  altri  ad  uno  ad  uno,  come  per  il
                  macchinista non è più questione di pigliare ad una ad una le  ruote del
                  suo treno.
                     -  Ma  com'è  possibile  questo,  mi  domandi?  -  Avviene  con  la  stessa
                  facilità e semplicità con cui agisce il macchinista.
                     - Benissimo, mi dirai; ma la semplicità della manovra del macchinista

                  suppone ancora che il treno sia formato e che tutto sia a posto. E il lavoro
                  per formare un treno non è già più l'affare d'un giro di mano.










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