Page 129 - Confessioni
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parlare come a esseri spirituali, ma carnali, lui, che predica la sapienza tra i perfetti. Quanto all’uomo
animale, è come un pargolo in Cristo e beve latte finché abbia la forza per ricevere un cibo solido, e la
pupilla ferma per sostenere la vista del sole. Non si creda quindi in una notte desolata, ma si soddisfi della
luce della luna e delle stelle. Questo ci insegni con sapienza grandissima, Dio nostro, nel tuo libro, il tuo
firmamento, per farci distinguere ogni cosa in una visione mirabile, sebbene ancora espressa in segni e in
tempi e in giorni e in anni.
Esortazione agli eletti
19. 24. Ma prima lavatevi, purificatevi, eliminate la malvagità dai vostri animi e dalla vista dei miei
occhi, affinché appaia la terra asciutta. Imparate a fare il bene, rendete giustizia all’orfano e
soddisfazione alla vedova, affinché la terra germini erba da pascolo e alberi da frutta. Venite,
discutiamo, dice il Signore, affinché siano fatti i lumi nel firmamento del cielo e brillino sulla terra. Il
ricco chiedeva al buon Maestro cosa dovesse fare per ottenere la vita eterna. Gli risponda il buon
Maestro, che egli credeva un uomo e nulla più, e invece è buono perché è Dio, gli risponda di osservare,
se vuole giungere alla vita, i comandamenti, separare da se stesso le acque amare della malizia e della
nequizia, non uccidere, non commettere adulteri, non rubare, non testimoniare il falso, affinché appaia la
terra asciutta e germini il rispetto del padre e della madre e l’amore del prossimo. “Ho fatto tutto ciò”,
risponde l’altro. Qual è dunque l’origine di tante spine, se la terra può dare frutti? Va’, estirpa i folti
pruneti dell’avarizia, vendi quanto possiedi e provvediti di messi dando ai poveri: possederai un tesoro
nei cieli. Segui il Signore, se vuoi essere perfetto; assòciati a coloro, fra cui predica la sapienza chi sa
cosa assegnare al giorno e alla notte, per impararlo anche tu, perché anche per te siano fatti i lumi nel
firmamento del cielo. Ma ciò non si farà, se non sarà là il tuo cuore; non si farà, se non sarà là il tuo
tesoro, come udisti dal buon Maestro. E invece la tristezza si diffuse sulla terra sterile, e le spine
soffocarono la parola.
19. 25. Però voi, stirpe eletta, debolezza del mondo, che vi siete spogliati di ogni cosa per seguire il
Signore, camminate dietro a lui e sgominate la forza; camminate dietro a lui con i vostri piedi radiosi e
brillate nel firmamento, affinché i cieli narrino la sua gloria, separando la luce dei perfetti, non ancora
simili agli angeli, e le tenebre dei piccoli, non però privi di speranza. Brillate su tutta la terra; il giorno,
fulgido del sole, diffonda al giorno la parola della sapienza, e la notte, illuminata dalla luna, annunzi alla
notte la parola della scienza. La luna e le stelle brillano alla notte, ma la notte non le oscura, poiché esse
la illuminano nella giusta misura. Ecco: quasi Dio avesse detto: “Siano fatti i lumi nel firmamento del
cielo”, si produsse improvvisamente un fragore dal cielo, come d’un vento che soffi impetuoso; e
apparvero lingue quasi di fuoco, che si divisero e posarono sopra ciascuno di loro. Così si accesero lumi
nel firmamento del cielo, che possedevano la parola della vita. Diffondetevi ovunque, fiamme sante,
fiamme belle. Voi siete il lume del mondo e non siete sotto il moggio. Colui, a cui vi appiccaste, fu
esaltato e vi esaltò. Diffondetevi e manifestatevi a tutte le genti.
I rettili simbolo dei sacramenti, i cetacei dei miracoli, i volatili dei messaggeri evangelici (Gn 1. 20 s.)
20. 26. Anche il mare concepisca e partorisca le vostre opere: le acque producano rettili con anime vive.
Separando ciò che è prezioso da ciò che è vile, diveniste la bocca di Dio, per cui dica: “Le acque
producano”, non l’anima viva, che produrrà la terra, ma rettili con anime vive e volatili che volano sopra
la terra. Come rettili, i tuoi sacramenti, o Dio, ad opera dei tuoi santi attraversano i marosi delle tentazioni
mondane per impregnare le genti dell’acqua del tuo battesimo, impartito nel tuo nome. Frattanto si
produssero meraviglie grandiose simili agli enormi cetacei, le voci dei tuoi messaggeri volarono sopra la
terra in accordo col firmamento del tuo libro. Se lo ponevano innanzi per avere autorità, e sotto di esso
volavano ovunque andassero. Né esistono favelle o discorsi, ove non echeggino le loro parole, poiché su
tutta la terra si sparse la loro voce, le loro parole sino ai confini della terra. Tu, Signore, le hai
moltiplicate con la tua benedizione.
Le acque simbolo delle genti (Gn 1. 21)
20. 27. Io mentisco forse, o confondo confusamente, senza distinguerle, la chiara conoscenza delle cose
poste nel firmamento del cielo, e le opere corporee, fluttuanti nel mare e sotto il firmamento del cielo? In
verità le nozioni di queste cose sono fisse, determinate, non crescono col succedersi delle generazioni: tali
Agostino – Confessioni pag. 127 di 134