Page 50 - Commento Mistico al Cantico dei Cantici
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sempre una piccola gocciolina, sebbene sia proporzionata all’intero mare in qualità di
acqua, e sia atta a essere mescolata e a costituire con esso solo un unico mare.
Se alcuni Santi o alcuni Autori hanno posto tale matrimonio divino in stati meno
avanzati di quello che io descrivo, è perché essi prendevano il fidanzamento per il
matrimonio, e il matrimonio per la sua consumazione; e perché, parlando con libertà di
spirito, non distinguevano sempre con esattezza i gradi, di modo che spesso l’unione
divina viene attribuita a stati che sono solamente i primi del cammino interiore. Tutte le
Anime che hanno ricevuto il privilegio del fidanzamento si credono Spose, tanto più in
quanto 1o stesso Sposo le chiama con questo nome, come si è visto in questo Cantico.
Solo l’esperienza e la luce divina possono far conoscere simile differenza.
Lo Sposo paragona inoltre i pensieri della sua Sposa, rappresentati dai suoi capelli, a
delle capre che sono apparse, e non a delle capre che abbiano fatto sosta: perché lo
spirito di questi esseri consumati è così puro e spoglio di tutti i pensieri che quelli che
sopraggiungono lo fanno solo per qualche istante, e per il tempo necessario all’effetto
che Dio desidera.
5. I vostri denti sono come un gregge di pecore appena lavate: tutte hanno dei piccoli
gemelli, e tra loro non ve n’è alcuna che sia infeconda.
Lo Sposo ripete alla sua Sposa quel che le aveva detto in passato, così da mostrarle
che lei dispone adesso in modo del tutto reale e liberamente di ciò che allora possedeva
solo in germe. I suoi denti sono le sue potenze, che a tal punto sono ridivenute
innocenti, pure e immacolate da essere perfettamente lavate. Le pecore cui assomigliano
non sono più tosate come le prime, perché la facilità dell’uso delle potenze è resa in
modo ammirevole e senza confusione; infatti la memoria riporta soltanto le cose
necessarie secondo lo spirito di Dio, senza disordine di specie e nel tempo dovuto. Non
sono più infeconde perché possiedono una duplice fecondità: l’una di fare molto più di
quanto non facessero prima, e l’altra di farlo meglio.
6. Le vostre guance somigliano alla scorza della melagrana, senza ciò che sta nascosto
dentro di voi.
Come la scorza è la parte meno importante della melagrana, che racchiude in sé tutta
la sua bontà, così quel che appare all’esterno dell’Anima di questo livello è poca cosa
rispetto a ciò che vi sta nascosto. L’interno è pieno della più pura carità e delle grazie
più esclusive, ricoperte tuttavia di un aspetto esteriore molto comune. Dio infatti si
compiace di nascondere le Anime che desidera per se stesso: gli uomini non sono degni
di conoscerle, e gli Angeli le ammirano e le rispettano seppure sotto la parvenza più
semplice del mondo. Così coloro che giudicassero tali Anime solo secondo l’apparenza
le crederebbero delle più comuni, nonostante esse costituiscano le delizie di Dio. Non
sono di quelle che risplendono nel mondo, né con i miracoli né con doni straordinari:
tutto ciò è troppo poco per loro, Dio se le tiene per sé, e ne è tanto geloso da non esporle
agli sguardi degli uomini; al contrario le sigilla con il suo sigillo, come lui stesso dice,
ché la sua Sposa è la fontana sigillata di cui lui è il sigillo. Ma perché la tiene sigillata?
Perché l’amore è forte come la morte, e la gelosia dura come l’Inferno. Oh, come tutto
questo esprime bene quanto io affermo! Perché come la morte toglie tutto a colui che è