Page 45 - Commento Mistico al Cantico dei Cantici
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Ella continua a rivelare le perfezioni del suo Sposo: tutte le sue ricchezze e le sue
grandi qualità fanno la felicità dell’Amante in mezzo alle sue miserie. I suoi occhi, lei
dice, sono tanto puri, casti e semplici, le sue conoscenze sono tanto purificate da ogni
cosa materiale da essere simili a colombe: non colombe di una bellezza ordinaria, ma
colombe lavate nel latte della grazia divina, che, essendo stata data abbondantemente a
lui, gli ha comunicato tutti i tesori della sapienza e della scienza di Dio (Col 2,3). Egli
sta presso i brevi ruscelli, nelle Anime bambine che, seppure poco progredite, non
mancano di piacergli per la loro piccolezza, soprattutto da quando hanno appreso a
farne uso. Ma la sua fissa dimora è presso queste Anime abbandonate, presso queste
acque rapide e impetuose che non si arrestano per nulla al mondo, e che quando si
oppone loro il minimo ostacolo si gonfiano con maggior forza, e scorrono ancora più
impetuose.
13. Le sue guance sono come aiuole di aromi piantate dai profumieri. Le sue labbra
somigliano ai fiori di giglio, stillanti una mirra purissima.
Le guance dello Sposo rappresentano le due parti della sua Anima, la superiore e
l’inferiore, poste in un ordine così perfetto che nulla si può di più, e che producono un
aroma straordinario. E come le guance sono unite alla testa, così quest’Anima nobile e
bella è unita alla Divinità. Le aiuole piene di piante aromatiche significano le potenze e
i sensi interiori della sua Umanità santa, tutti perfettamente ordinati. A sceglierle e
disporle così bene è stato certo un abile profumiere, perché è lo Spirito Santo che ha
dato un ordine così bello a tutto l’interiore e l’esteriore di Gesù Cristo. Le sue labbra
sono giustamente paragonate ai gigli: ma si tratta di gigli rossi, che sono frequenti in
Siria, e di rara bellezza. Quali labbra possono essere più vermiglie, più odorose e più
belle di quelle che diffondono le parole di Spirito e di vita, e la scienza della vita eterna?
Da queste stesse labbra si effonde una mirra purissima: perché la dottrina di Gesù Cristo
conduce alla penitenza, alla mortificazione delle passioni e alla rinuncia continua.
14. Le sue mani sono tutte d’oro, tornite e ornate di giacinti. Il suo ventre è d’avorio, e
cosparso di zaffiri.
Le sue mani significano le operazioni interiori ed esteriori: le interiori sono tutte
d’oro perché si applicano unicamente a rendere a Dio suo Padre tutto ciò che egli riceve
da lui. Inoltre sono tornite per indicare il fatto che lui non riceve nulla da suo Padre che
non gli renda, e che nulla trattiene: perché è sommamente fedele nel rimettere il suo
regno nelle mani di Dio e del Padre suo (1Cor 15,24). Ancora, le mani sono ornate di
giacinti: perché ciascuna delle sue operazioni interiori si distingue per il grado più
eminente della virtù a cui esse appartengono, in particolare quella della religione verso
suo Padre e della misericordia nei confronti degli uomini. Le sue operazioni esteriori
sono tutte distributive, generose e a favore degli uomini. Le sue mani sono tornite: non
possono trattenere nulla, e sono colme delle grazie e delle misericordie più esclusive
che egli incessantemente comunica e distribuisce alle sue infelici creature. La sua
Umanità, rappresentata dal suo ventre, viene paragonata all’avorio, perché nulla vi è in
essa che non sia estremamente puro e stabile, in quanto tutto vi sta unito a Dio, e basato