Page 31 - Commento Mistico al Cantico dei Cantici
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7. Ecco che il letto di Salomone è sorvegliato da sessanta uomini valorosi, tra i più forti
di Israele.
Sentendosi già molto staccata da se stessa, la nostra Amante è convinta che resta una
sola cosa da fare. Ed è vero, ma, ahimè, quanti ostacoli vi sono da vincere, prima di
riuscirvi! Si tratta di andare in Dio, che è il giaciglio del vero Salomone, ma per
arrivarvi si deve passare in mezzo a sessanta tra i più forti di Israele. Questi valenti
guerrieri sono gli Attributi divini che circondano il letto regale e ne impediscono
l’accesso a coloro che non sono totalmente annullati. Essi sono i più valorosi d’Israele,
perché è in tali attributi che Israele, che designa il contemplativo, trova la propria forza:
ed è pure attraverso di loro che la forza di Dio si manifesta agli uomini.
8. Tutti sono armati della loro spada, e abilissimi in guerra; ciascuno di loro ha al
fianco la sua spada, per via dei timori notturni.
Tutti sono armati della loro spada per combattere vigorosamente contro l’Anima, la
quale per una segreta presunzione intende attribuirsi ciò che è solo di Dio. È questo a far
dire loro d’una sola voce: chi è pari a Dio? La Giustizia divina è la prima che viene per
combattere e distruggere la giustizia della creatura; in seguito viene la Forza per
abbattere la Forza dell’uomo, e, facendolo entrare nella potenza del Signore attraverso
l’esperienza della sua estrema debolezza, gli insegna a ricordarsi unicamente della
giustizia di Dio (Sal 70,17).
La Provvidenza si dichiara avversa alla previsione umana; e lo stesso vale per tutti
gli Attributi. Essi sono tutti armati perché occorre che l’anima sia distrutta in ogni cosa
per essere ammessa nel letto di Salomone, per essere sposa, cosicché il matrimonio si
compia e venga consumato. Questi guerrieri valorosi hanno sempre la spada al fianco.
La spada non è altro che la parola di Dio, la più intima e penetrante; ma parola efficace,
che svelando all’Anima la sua più intima superbia la strappa allo stesso tempo da lei.
Tale parola è la parola increata, che si manifesta nel fondo dell’anima solo per
operarvi quanto vi esprime. Si manifesta di preferenza come un fragore di tuono, e
riduce in polvere tutto quello che si oppone al suo passaggio. Incarnandosi, la parola
divina si comporta allo stesso modo: Disse, e venne fatto (Sal 32, 9), e impresse nella
sua Umanità i caratteri della sua Onnipotenza. Essa giunse nella bassezza della creatura
per distruggere la sua altezza, e nella sua debolezza per abbatterne la forza, e prese le
sembianze del peccatore per demolire la sua giustizia. Lo stesso fa nell’anima:
l’abbassa, la indebolisce, la ricopre di miserie. Ma perché la Scrittura dice che gli
Attributi sono tutti armati in questo modo a causa dei timori notturni? Significa che così
come la proprietà è ciò che tiene l’Anima nell’oscurità e le procura tutte le sue notti
funeste, così gli Attributi divini si armano contro l’Anima di modo che essa non usurpi
ciò che appartiene soltanto a Dio.
9. Il Re Salomone si è costruito un Trono di alberi del Libano.
Il figlio di Dio, Re glorioso, si è costruito un trono dell’umanità, a cui egli si è unito
attraverso l’Incarnazione, con lo scopo di riposarvisi in eterno, e di farne inoltre per sé