Page 27 - Commento Mistico al Cantico dei Cantici
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per entrarvi. Questa terra è promessa a noi tutti; e colui che la possiede, e al quale essa
                  appartiene per il diritto della sua nascita eterna e perché se l’è conquistata al prezzo del
                  suo sangue, ci invita insistentemente ad andarvi. Per questo egli ci offre ogni mezzo, ci
                  attira con le sue pressanti ispirazioni: perché noi non corriamo?


                  14.  O  mia  colomba  che  state  nelle  fenditure  della  roccia,  nelle  crepe  del  muro,
                  mostratemi il vostro volto; che la voce vostra risuoni alle mie orecchie, perché la vostra
                  voce è meravigliosa, e il vostro volto è bello.

                     Mia  colomba,  dice  lo  Sposo,  mia  pura,  casta  e  semplice  colomba,  che  state
                  concentrata  nel  fondo  di  voi  stessa  come  nella  rientranza  di  un  muro,  e  che  là  state
                  nascosta nelle mie piaghe che sono le fenditure della pietra viva: mostratemi il vostro
                  volto. Ma che dite, o Sposo? La vostra Amata non è forse completamente rivolta verso
                  di voi? Come mai voi chiedete ch’ella vi mostri il suo viso? Lei è come tutta nascosta in
                  voi: non la vedete? Volete udire la sua voce, ed essa è muta per ogni altro tranne che per
                  voi. O mirabile invenzione della saggezza Divina! Vedendo che per essere in armonia
                  con il suo Sposo occorre condursi come altre volte, raccogliersi e immergersi piuttosto
                  dentro di sé, la povera Anima lo fa con tutte le sue forze: ma è il contrario. Poiché ora
                  egli la chiama fuori, al culmine di se stessa, e desidera che lei esca da sé. Per questo le
                  dice  mostratemi  il  vostro  volto,  così  che  io  oda  questa  voce  all’esterno,  e  volgetevi
                  verso di me, perché io ho cambiato luogo. La rassicura che la sua voce è molto dolce,
                  molto calma e tranquilla, che essa si è conformata al linguaggio dello Sposo, che non è
                  una voce che si faccia intendere con il rumore delle parole. Il vostro volto, aggiunge, è
                  bello.  La  parte  superiore  della  vostra  anima  è  già  bella,  e  ha  tutti  i  vantaggi  della
                  bellezza. Non vi manca che una cosa: di uscire da voi stessa.
                     Se lo Sposo non attirasse la sua Amante all’esterno con tanta forza e dolcezza, ella
                  non uscirebbe mai da se stessa. Sembra che tanto più lei si è trovata altre volte raccolta
                  e immersa al di dentro, quanto più si sente ora tratta all’esterno, e anche con maggior
                  forza;  perché  occorrono  ben  altre  forze  per  trarre  l’anima  fuori  da  se  stessa  che  per
                  immergervela. La dolcezza ch’ella prova al di dentro, grazie al piacevole raccoglimento,
                  è  molto  invitante;  ma  lasciare  la  dolcezza  dell’interno  per  non  trovare  altro  che
                  amarezze all’esterno è molto difficile; senza tener conto che nel raccoglimento lei vive e
                  si domina, mentre con l’uscita da sé muore e si perde.


                  15. Prendeteci le piccole volpi che devastano le vigne; perché la nostra vigna è in fiore.

                     L’Amante  fedele  prega  lo  Sposo  di  togliere  le  piccole  volpi,  cioè  i  molti  piccoli
                  difetti che cominciano a comparire; perché rovinano la vigna interiore che è, lei dice,
                  fiorita,  cosa  che  rende  la  vigna  più  gradevole,  e  fa  sì  che  ella  la  ami  ancora  di  più,
                  sperando  di  scorgerne  presto  il  frutto.  Che  farete,  povera  Anima,  per  abbandonare
                  questa vigna cui siete attaccata senza conoscerla? Ah, il Maestro vi metterà lui stesso
                  piccole volpi, che la rovineranno e ne distruggeranno i fiori compiendovi una rara opera
                  di devastazione. Se non si comportasse in questo modo, voi siete a tal punto innamorata
                  di voi stessa che non ne uscireste mai.
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