Page 19 - Commento Mistico al Cantico dei Cantici
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Nonostante siate già molto bella nel vostro denudamento, che indica un cuore puro e
                  una carità non simulata, noi vi daremo ancora di che esaltare lo splendore della vostra
                  bellezza, aggiungendovi ornamenti preziosi. Questi ornamenti saranno delle collane, a
                  significare la vostra totale sottomissione a tutte le volontà del Re glorioso, ma saranno
                  d’oro,  per  rappresentare  che,  agendo  unicamente  grazie  a  un  amore  estremamente
                  purificato, voi avete solo la semplice e pura visione del diletto e della gloria di Dio in
                  tutto quello che fate o soffrite per lui. Saranno nondimeno decorate d’argento, perché,
                  per  quanto  sia  semplice  e  pura  la  carità  in  se  stessa,  essa  deve  prodursi  e  mostrarsi
                  esteriormente attraverso la pratica di opere buone e delle virtù più eccellenti. Si deve
                  osservare che in molti casi il divino Maestro usa particolare cura di istruire la sua amata
                  discepola  circa  la  suprema  purezza  dell’amore  ch’egli  esige  nelle  sue  Spose,  e  la
                  devozione  nel  non  trascurare  nulla  di  tutto  ciò  che  riguarda  il  servire  l’amato,  o
                  l’assistere il prossimo.


                  11. Mentre il Re era adagiato sul suo letto, il mio nardo ha sparso il suo odore.

                     L’Amante non è ancora così spogliata da non ricevere, ogni tanto, una visita del suo
                  Amato.  Ma  che  dico,  una  visita?  È  piuttosto  una  manifestazione  ch’egli  le  fa  di  se
                  stesso, un’esperienza della sua presenza profonda e centrale. Lo Sposo santo è sempre
                  nel centro dell’Anima, che gli è fedele; ma spesso vi sta così nascosto che colei che
                  possiede tale felicità quasi sempre la ignora, fatta eccezione per alcuni momenti in cui
                  lui si compiace di manifestarsi all’Anima amorosa, che allora lo scopre in se stessa in
                  maniera intima e profonda. Ora egli si conduce in questo modo con la più pura delle sue
                  Amanti,  come  testimonia  ciò  che  ella  sta  per  dire.  Quando  il  mio  Re,  colui  che  mi
                  governa e mi guida come Sovrano era nel suo letto, che è il fondo e il centro della mia
                  anima dove lui si riposa, il mio nardo, che rappresenta la mia fedeltà, ha sparso il suo
                  odore in maniera tanto dolce e piacevole da obbligarlo a palesarsi a me: allora ho capito
                  che si riposava in me come nel suo letto regale, cosa che prima avevo ignorato, perché
                  nonostante vi fosse io non lo percepivo.


                  12. Il mio amato è per me un sacchetto di mirra: egli starà sul mio seno.

                     Quando la Sposa, o piuttosto l’Amante (perché ella non è ancora Sposa), ha trovato
                  lo Sposo, è a tal punto trasportata dalla gioia che vorrebbe subito unirsi a lui. Ma ancora
                  non è giunta l’unione di gioia perpetua. Egli mi appartiene, lei dice, non posso dubitare
                  che non si dia a me in questo momento, perché lo sento; ma mi appartiene come un
                  sacchetto di mirra. Non è ancora come uno Sposo che io devo abbracciare nel suo letto
                  nuziale, ma solo come un insieme di croci, di pene e di mortificazioni. Come uno Sposo
                  di sangue (Es 4,25) e un Amante crocifisso che vuole mettere alla prova la mia fedeltà
                  facendomi ampiamente  partecipe delle sue sofferenze,  perché è questo  ciò  che allora
                  dona all’Anima. Tuttavia, a indicare il progresso di quest’Anima, già eroica, ella non
                  dice il mio Amato mi darà il sacchetto della Croce, ma lo sarà egli stesso, perché tutte le
                  mie Croci saranno quelle del mio Amato; il sacchetto sarà sul mio seno, a significare
                  che egli deve essere per me uno Sposo di dolori, per l’esterno così come per l’interno.
                  Le Croci esteriori sono poca cosa quando non sono accompagnate da quelle interiori, e
                  le  interiori  sono  rese  molto  più  dolorose  dall’unione  con  le  esteriori.  Ma  sebbene
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