Page 14 - Commento Mistico al Cantico dei Cantici
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amore, da essere veramente come un balsamo sparso che cresce e aumenta
insensibilmente quanto più si sparge, e con un profumo tanto delizioso che l’anima
principiante si scopre completamente impregnata della sua forza e soavità. Questo
avviene senza violenza, e con un tale piacere che l’anima, ancora giovane e debole, si
lascia rapire da queste seduzioni innocenti. È così che Dio si fa amare dai giovani cuori,
ancora incapaci di amare per altra ragione che la dolcezza che essi assaporano amando.
È di questo olio di letizia (Sal 44 [45], 8) che Dio Padre ha unto suo figlio, più di tutti
coloro che parteciperanno alla sua gloria.
3a. Trascinatemi: noi vi corriamo dietro, all’odore dei vostri profumi.
La giovane Amante prega lo Sposo di trascinarla dal centro della sua anima, come se
non fosse soddisfatta della dolcezza di questo balsamo sparso nelle sue potenze: ella
infatti già comprende, per la grazia del suo Sposo che la attira in maniera sempre più
intensa, che c’è un godimento di lui più elevato e più intimo di quello che lei prova ora,
e questo la spinge a fare simile richiesta al suo Sposo. Trascinatemi, dice, nel più intimo
della mia profondità, così che le mie potenze e i miei sensi corrano ugualmente verso di
voi, per questa strada più profonda seppure meno sensibile. Trascinatemi, dico, o mio
Amante divino! E noi accorriamo a voi grazie al raccoglimento che ci fa sentire questa
divina forza con cui ci attirate a voi. Correndo seguiremo un certo odore, emanato dalla
vostra bellezza, che è l’odore del balsamo che voi già avete sparso per guarire il male
provocato nelle potenze dal peccato, e per purificare i sensi dalla corruzione che esso vi
aveva insinuato. Noi oltrepasseremo questo stesso odore, per giungere sino a voi come
al centro della nostra felicità. Il profumo delizioso provoca la Preghiera di
raccoglimento: perché i sensi così come le potenze accorrono al suo odore, che fa loro
gustare, rapiti, quanto dolce è il Signore (Sal 33 [34], 9).
3b. Il Re mi ha fatto entrare nelle sue stanze segrete: noi ci rallegreremo e trepideremo
di gioia in voi, ricordandoci dei vostri seni che sono migliori del vino. Coloro che sono
retti vi amano.
L’Amante ha appena dichiarato al suo Dio il desiderio ch’ella prova di oltrepassare
ogni cosa per correre unicamente da lui solo, ed ecco che per ricompensarla di questo
amore già più purificato egli la fa entrare nelle sue divine stanze segrete. È una grazia
molto superiore a quelle che le aveva accordato sino a quel momento: perché si tratta di
un’unione passeggera tra le potenze. Quando il cuore dell’uomo è tanto fedele da volere
oltrepassare tutti i doni di Dio per non arrestarsi che a Dio stesso, allora Dio si compiace
di colmarlo di quegli stessi doni che egli non cerca, mentre li sottrae indignato a coloro
che li preferiscono alla ricerca di lui solo. Fu questa conoscenza a obbligare il Re
Profeta a invitare tutti gli uomini a cercare incessantemente il Signore, e a cercare in
particolar modo il suo volto (Sal 104 [105], 4). Come se egli volesse dire: senza
arrestarvi alle grazie né ai doni di Dio, che sono come raggi emanati dal suo volto ma
che tuttavia non sono lui, ascendete sino al suo Trono, e là cercatelo, cercate senza sosta
il suo volto sino a quando abbiate avuto la fortuna di trovarlo. Allora, dice la Sposa
completamente rapita dalla gioia per l’ineffabile segreto che le viene rivelato, quando