Page 10 - Commento Mistico al Cantico dei Cantici
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Approvazioni
Il Libro dei Cantici è così misterioso da non riguardare altri che coloro che hanno lo
spirito, la capacità e la pietà di San Bernardo di penetrarlo e di spiegarlo; e la storia
testimonia che persone molto avanzate nella dottrina non hanno osato l’impresa di
chiarire questi sensi nascosti e questi sacri enigmi, il che fa sì ch’io sia colto da stupore
nell’osservare come l’autore di questo Libro ha spiegato il Cantico in maniera così
semplice, così bella e così edificante, essendone debitore alle comunicazioni dello
Spirito Santo che soffia dove vuole. Rendo questa testimonianza in suo favore a Lione ii
20 Agosto, giorno e festa di San Bernardo, dell’anno 1687.
Cohade
Io sottoscritto Prete, Dottore in Diritto Canonico, Baccelliere di Sorbona, Sindaco
generale del Clero di Lione, Custode della Parrocchia Santa Croce, e Luogotenente nel
Tribunale Ordinario e Metropolitano di questa Diocesi, attesto che questa spiegazione
sul Libro dei Cantici è tanto put da apprezzare se si considera quanto il suo contenuto
sia estremamente delicato da trattare. Si tratta di alcuni misteri del regno di Dio che non
è dato a tutti di conoscere: la maggioranza li vede solo dietro ombre molto oscure, e non
li legge che sotto forma di parabole il cui senso è celato ai superbi saggi del secolo, e
che sono rivelate invece solamente ai discepoli dello spirito che si riposa presso gli
umili. Felice dunque l’autore di questo Libro che ha così saggiamente, con tanta verità e
in maniera così alta penetrato e spiegato questo senso tanto misterioso, e felici saranno
coloro che leggeranno questa spiegazione in questo medesimo spirito di fede, di
religione e di virtù, e di una profondissima e costante umiltà; tale è il mio modo di
sentire. A Lione, il 5 Settembre 1687.
Terrasson