Page 10 - Apologia seconda
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2.  Come  infatti  abbiamo  mostrato,  i  demoni  hanno  sempre  operato  in
                  modo che fossero odiati quanti, in qualunque modo, si sforzano di vivere
                  secondo il Logos e di fuggire il male.

                  3. Nessuna meraviglia se i demoni, una volta rivelati colpevoli, ancora di
                  più si sforzano affinché siano odiati coloro che vivono non secondo  un
                  frammento  del  Logos  sparso  in  tutti,  ma  secondo  la  conoscenza  e  la
                  contemplazione  di  tutto  il  Logos,  che  è  Cristo.  Ma  essi,  imprigionati
                  nell’eterno fuoco, riporteranno la giusta punizione e la giusta pena.

                  4. Se già ora sono sconfitti dagli uomini nel nome di Gesù Cristo, questa è
                  la dimostrazione della punizione futura che subiranno nel fuoco eterno,
                  essi e i loro cultori: così anche tutti i profeti predissero, e così il nostro
                  maestro, Gesù, ci insegnò.




                  La pena eterna non è uno spauracchio



                  IX. – 1. Affinché nessuno riprenda l’affermazione dei cosiddetti filosofi,
                  per i quali sono parole a vanvera e spauracchi le nostre teorie secondo cui
                  gli ingiusti sono puniti nel fuoco eterno (per costoro, noi esorteremmo gli
                  uomini  a  vivere  virtuosamente,  servendoci  della  paura,  e  non  della
                  bellezza ed amabilità della cosa in sé), risponderemo brevemente anche a
                  questa obiezione. Se non è così, o Dio non esiste, o, se esiste, non si cura
                  degli uomini, e la virtù ed il vizio sono parole vane. In questo caso, come

                  dicemmo,  a  torto  i  legislatori  puniscono  quanti  violano  i  buoni
                  ordinamenti.

                  2. Ma poiché non sono ingiusti né loro né il loro Padre, che ci insegna ad
                  agire ad imitazione Sua per mezzo del Logos, non sono ingiusti coloro che
                  vi si conformano.

                  3. Se qualcuno poi accampa la diversità delle leggi degli uomini – dicendo
                  che presso alcuni uomini questo è giudicato buono e quello cattivo e che
                  presso altri uomini ciò che per quelli è cattivo vien ritenuto buono e quello
                  che  è  buono  cattivo  –,  ascolti  anche  quanto  noi  diciamo  a  questo
                  proposito.

                  4.  Sappiamo  che  gli  angeli  cattivi  disposero  leggi  conformi  alla  loro
                  iniquità  e  che  gli  uomini  simili  a  loro  se  ne  compiacciono;  ma  la  retta
                  ragione  sopravviene  a  dimostrare  che  non  tutte  le  opinioni  né  tutte  le

                  dottrine sono buone, ma che le une sono cattive, le altre buone. Pertanto io


                  GIUSTINO – Apologia seconda                                                   pag. 8 di 13
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