Page 11 - Apologia seconda
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a costoro presenterò queste e simili argomentazioni; e sono anche disposto
                  ad ampliarle, qualora ve ne sia bisogno.

                  5. Per ora ritorno al mio argomento.



                  Noi possediamo il Logos totale




                  X – 1. La nostra dottrina dunque appare più splendida di ogni dottrina
                  umana, perché per noi si è manifestato il Logos totale, Cristo, apparso per
                  noi in corpo, mente, anima.

                  2. Infatti tutto ciò che rettamente enunciarono e trovarono via via filosofi e
                  legislatori, in loro è frutto di ricerca e speculazione, grazie ad una parte di
                  Logos.


                  3.  Ma  poiché  non  conobbero  il  Logos  nella  sua  interezza,  che  è  Cristo,
                  spesso si sono anche contraddetti.

                  4. Quelli che vissero prima di Cristo e  si sforzarono di investigare e  di
                  indagare  le  cose  con  la  ragione,  secondo  le  possibilità  umane,  furono
                  trascinati dinanzi ai tribunali come empi e troppo curiosi. Colui che più di
                  ogni altro tendeva a questo, Socrate, fu accusato delle stesse colpe che si
                  imputano a noi: infatti dissero che egli introduceva nuove divinità, e che
                  non credeva negli dèi che la città riteneva come tali.

                  5. Invece egli insegnò agli uomini a rinnegare i demoni malvagi, autori
                  delle  empietà  narrate  dai  poeti,  facendo  bandire  dalla  repubblica  sia
                  Omero sia gli altri poeti; cercava anche  di spingerli alla conoscenza del
                  Dio  a  loro  ignoto,  attraverso  la  ricerca  razionale.  Diceva:  “Non  è  facile
                  trovare il Padre e creatore dell’universo, né è sicuro che chi l’ha trovato lo
                  riveli a tutti”.


                  6. Questo è quanto fece il nostro Cristo con la Sua potenza. Infatti a Socrate
                  nessuno  credette  fino  al  punto  di  morire  per  questa  dottrina.  A  Cristo
                  invece, conosciuto, almeno in parte, anche da Socrate (Egli infatti era ed è
                  il Logos che è in ogni cosa, che ha predetto il futuro per mezzo dei Profeti
                  e per mezzo di se stesso, che si è fatto come noi ed ha insegnato questa
                  verità),  credettero  non  solo  i  filosofi  e  dotti,  ma  anche  operai  e  uomini
                  assolutamente  ignoranti,  che  sprezzarono  i  giudizi  altrui,  la  paura,  la
                  morte. Poiché è potenza del Padre ineffabile e non costruzione di umana
                  ragione.



                  GIUSTINO – Apologia seconda                                                   pag. 9 di 13
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