Page 41 - Apologia prima
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sul cavallo Pegaso, era salito al cielo.

                  8. Poiché udirono dall’altro profeta, Isaia, che sarebbe stato generato da
                  una vergine, e che sarebbe salito al cielo da sé, tirarono fuori la storia di
                  Perseo.

                  9. Quando poi conobbero che quanto di Lui era detto, così era scritto nella
                  profezia  già  citata,  “Forte  come  gigante  a  correre  la  via”,  parlarono  di
                  Eracle, forte e capace di percorrere tutta la terra.


                  10.  Quando  infine  appresero  che  era  stato  predetto  che  Egli  avrebbe
                  guarito tutte le malattie e risuscitato i morti, introdussero Asclepio.

                  ... ma non poterono imitare il supplizio della croce

                  LV. - 1. Tuttavia in nessun luogo e per nessuno dei cosiddetti figli di Zeus
                  imitarono  la  pena  della  crocifissione.  Questo  non  poteva  essere  da  loro
                  compreso, dal momento che tutto ciò che era stato detto al riguardo era in
                  forma di simbolo, come è stato dimostrato.

                  2. E questo, come disse il Profeta, è il più grande segno della forza e del
                  potere  di  Lui,  come  dimostra  anche  ciò  che  cade  sotto  i  nostri  occhi.
                  Considerate  infatti  tutto  ciò  che  c’è  nel  mondo:  senza  questa  figura
                  potrebbe costruirsi od avere connessione?


                  3. II  mare non  si  fende, se questo  trofeo, col nome di  vela, non rimane
                  integro sulla nave. E la terra non è arata senza di esso. Gli zappatori non
                  compiono il loro lavoro - e così i meccanici -, se non hanno arnesi di questa
                  forma.

                  4.  La  figura  dell’uomo  non  differisce  in  nulla  da  quella  degli  esseri
                  irrazionali, se non nella posizione eretta, nell’avere mani estensibili e nel
                  fatto di portare sul volto, prominente sotto la fronte, quello che si chiama
                  naso, per mezzo del quale l’essere vivente respira: e questo non mostra
                  altro che la forma della croce.

                  5. Dal Profeta fu detto così: “II respiro della nostra faccia è Cristo Signore”.


                  6. Anche i vostri emblemi - intendo dire vessilli e trofei - dimostrano la
                  potenza  di  questa  figura  ed  è  con  essi  che  voi,  dovunque,  sfilate,
                  mostrando, anche se lo fate senza avvedervene, i segni del comando e del
                  potere.

                  7.  In  questa  forma  ancora  elevate  le  immagini  dei  vostri  imperatori,
                  quando muoiono e voi li chiamate dèi, nelle iscrizioni che vi apponete.


                  GIUSTINO – Apologia prima                                                    pag. 39 di 49
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