Page 40 - Apologia prima
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10.  Prove  del  genere  dunque  possono  inculcare  persuasione  in  quanti
                  bramano  la  verità  e  non  seguono  le  opinioni  né  sono  schiavi  delle
                  passioni.

                  I demoni inventarono molte favole...

                  LIV. - 1. Coloro che insegnano le mitiche invenzioni dei poeti non offrono
                  alcuna  dimostrazione  ai  giovani  discepoli;  anzi,  dimostriamo  che  esse
                  sono  state  create  dai  cattivi  demoni  per  ingannare  e  traviare  il  genere
                  umano.

                  2. Infatti, avendo udito preannunziare dai Profeti la venuta di Cristo e la
                  punizione degli empi nel fuoco, i demoni offrivano di rimando le favole di

                  molti che si dicevano figli di Zeus, pensando che avrebbero potuto far sì
                  che  gli  uomini  considerassero  le  Profezie  di  Cristo  come  racconti
                  fantastici, simili a quelli propalati dai poeti.

                  3. Questi miti furono diffusi sia tra gli Elleni sia tra tutti i Gentili, dove
                  sentivano maggiormente preannunciare dai Profeti che si sarebbe prestato
                  fede a Cristo.

                  4.  Noi  spiegheremo  come,  pur  udendo  le  Profezie  dei  Profeti,  non  le
                  capissero  bene,  ma  come,  errando,  contraffacessero  ciò  che  invece  era
                  riferito al nostro Cristo.

                  5. Dunque il profeta Mosè, come abbiamo detto, è più antico di tutti gli
                  scrittori e per bocca sua - come abbiamo già indicato- fu profetizzato così:
                  “Non mancherà un principe da Giuda ed un duce dal suo fianco, finché

                  venga colui al quale è stato riservato. Ed Egli sarà l’atteso delle genti, egli
                  che  lega  alla  vite  il  suo  puledro,  e  che  lava  la  sua  veste  nel  sangue
                  dell’uva”.

                  6.  Udite  queste  parole  profetiche,  i  demoni  favoleggiarono  di  un  certo
                  Dioniso,  figlio  di  Zeus:  tramandarono  che  fu  inventore  della  vite  -
                  introducono  anche  il  vino  nei  suoi  misteri  -  ed  insegnarono  che,  dopo
                  essere stato dilaniato, ascese al cielo.

                  7. Ma poiché dalla profezia di Mosè non era chiaramente indicato se fosse
                  figlio di Dio colui che doveva venire, e se, montato su un puledro, sarebbe
                  rimasto sulla terra od asceso al cielo, e poiché la parola “puledro” poteva
                  indicare il puledro sia di asino sia di cavallo, non sapendo se il vaticinato
                  avrebbe indicato la propria comparsa conducendo un puledro d’asino o di
                  cavallo  e  se  fosse  figlio  di  Dio,  come  abbiamo  detto,  o  di  uomo,
                  inventarono il mito di Bellerofonte, che, uomo nato da uomini, anche lui,


                  GIUSTINO – Apologia prima                                                    pag. 38 di 49
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