Page 27 - Apologia prima
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4. Ancora, con parole diverse, per bocca di un altro Profeta, dice: “Essi mi
                  trafissero piedi e mani e buttarono la sorte sulla mia veste”.

                  5. Ma Davide, il re e profeta che pronunciò queste parole, non subì nulla di
                  tutto ciò. Fu invece Gesù Cristo a distendere le mani, e ad essere crocifisso
                  dai Giudei, che parlavano contro di Lui e negavano che Egli fosse il Cristo.
                  Infatti, come aveva detto il Profeta, per scherno Lo posero su di un seggio
                  e Gli dissero: “Giudicaci”.

                  6. La frase: “Mi trafissero le mani ed i piedi” era la spiegazione dei chiodi
                  infissi sulla croce, nelle mani e nei piedi di Lui. Dopo averlo crocifisso, i
                  suoi crocifissori trassero a sorte la Sua veste e la divisero tra loro. Che tutto
                  questo sia veramente accaduto, potete apprenderlo dagli Atti redatti sotto
                  Ponzio Pilato.


                  7. A prova che era stato veramente vaticinato il fatto che si sarebbe seduto
                  su  un  puledro  di  asina  e  sarebbe  entrato  in  Gerusalemme,  citeremo  le
                  parole  della  profezia  di  un  altro  Profeta,  Sofonia.  Eccole:  “Gioisci
                  fortemente, figlia di Sion, annunzia, figlia di Gerusalemme; ecco viene a
                  te, mansueto, il tuo re, cavalcando un’asina ed un asinello, puledro di una
                  giumenta”.

                  Fu il divino Logos a muovere le labbra dei Profeti

                  XXXVI.  -  1.  Quando  udite  le  parole  dei  Profeti  pronunziate  come  se
                  fossero  loro,  non  crediate  che  siano  pronunziate  da  essi  stessi  sotto
                  ispirazione, bensì dal Logos divino che le muove.


                  2. Questi infatti ora preannunzia il futuro sotto forma di predizione, ora
                  parla come in persona di Dio, Signore e Padre di ogni cosa, ora come in
                  persona  di  Cristo,  ora  come  in  persona  di  popoli  che  rispondono  al
                  Signore  od  al  Padre  Suo:  una  cosa  simile  si  può  vedere  anche  presso  i
                  vostri scrittori, che introducono vari personaggi dialoganti, pur essendo
                  uno solo colui che scrive il tutto.

                  3. Non comprendendo questo, i Giudei, che pure hanno i libri dei Profeti,
                  non  riconobbero  Cristo  neppure  quando  comparve;  anzi,  odiano  noi,
                  poiché affermiamo che Egli è venuto e dimostriamo che è stato da loro
                  crocifisso, come era stato annunziato.

                  Vari modi con cui lo Spirito profetico parla

                  XXXVII. - 1. Affinché anche questo vi sia chiaro, attraverso il già nominato
                  profeta Isaia, queste parole furono pronunziate, dalla persona del Padre:



                  GIUSTINO – Apologia prima                                                    pag. 25 di 49
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