Page 31 - Apologia prima
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XLII. - 1. Talvolta lo Spirito Profetico parla del futuro come se fosse già
avvenuto, come si può comprendere anche dalle parole riportate sopra:
chiariremo anche questo, perché la cosa non offra motivi di contestazione
ai lettori.
2. Gli eventi chiaramente conosciuti come destinati a compiersi, li predice
come già avvenuti. Che così si debbano intendere, prestate attenzione, ché
ve lo spiegherò.
3. Davide fece le profezie di cui ho parlato, millecinquecento anni prima
che Cristo, fatto uomo, fosse crocifisso; ma nessuno di quanti vissero
prima di Lui, crocifisso, offrì gioia alle genti, così come nessuno neppure
dopo.
4. Invece il nostro Gesù Cristo, crocifisso e morto, resuscitò, e regnò dopo
essere asceso al cielo; e per l’annuncio che da parte sua è stato portato
dagli Apostoli a tutte le genti c’è gioia per quanti attendono l’immortalità
annunciata da Lui.
I1 problema del libero arbitrio
XLIII. - 1. Perché nessuno, da quanto è stato da noi detto, ci pensi
sostenere che gli avvenimenti soggiacciono inesorabilmente al fato, per il
fatto di essere predetti come preconosciuti, scioglieremo anche questo
nodo.
2. Noi abbiamo appreso dai Profeti, e dimostriamo essere vero, che le
punizioni e le pene e le buone ricompense vengono assegnate a ciascuno
secondo il merito delle sue azioni. Perché, se non fosse così, ma tutto si
compisse per destino, non esisterebbe per nulla il libero arbitrio. Se infatti
fosse già stabilito che l’uno sia buono e l’altro cattivo, né quello sarebbe da
lodare, né questo da biasimare.
3. D’altra parte, se il genere umano non ha facoltà di fuggire il male, e di
preferire il bene per libera scelta, non è responsabile, qualsiasi azione
compia.
4. Noi dimostriamo invece che l’uomo è virtuoso o fa il male per libera
scelta.
5. Vediamo infatti che un medesimo uomo passa da un comportamento a
quello opposto.
6. Se fosse stabilito che egli sia o cattivo o buono, non sarebbe mai soggetto
a comportamenti contrapposti, né muterebbe più volte. Non ci sarebbero
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