Page 21 - Apologia prima
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6. Tutti coloro che si ispirano ad essi, come abbiamo detto, sono chiamati
                  cristiani, nello stesso modo che tra i filosofi anche coloro che non hanno in
                  comune le stesse teorie, hanno in comune la stessa denominazione.

                  7. Se poi compiano quelle nefandezze di cui si favoleggia, rovesciamento
                  di  lampada  ed  accoppiamenti  impudichi  e  pasti  di  carni  umane,  non
                  sappiamo. Sappiamo però che non sono né perseguitati né uccisi da voi,
                  almeno a causa delle loro dottrine.

                  8. E’ stato da noi composto anche un trattato contro tutte le eresie che sono
                  sorte: se volete leggerlo, ve lo faremo avere.


                  Perché non esponiamo i neonati

                  XXVII. - 1. A noi, per non commettere alcuna ingiustizia o empietà, è stato
                  insegnato  che  è  proprio  dei  malvagi  esporre  i  neonati:  prima  di  tutto,
                  perché  vediamo  che  sono  tutti  avviati  alla  prostituzione,  e  non  solo  le
                  fanciulle, ma anche i giovinetti; e, come si dice che gli antichi allevassero
                  greggi di buoi o di capre o di pecore o di cavalli, così ora allevano anche
                  fanciulli  solo  per  farne  un  uso  vergognoso.  Similmente,  presso  tutto  il
                  popolo,  ecco  torme  di  donne  e  di  ermafroditi  e  di  uomini  abominevoli
                  comportarsi secondo questa nefandezza

                  2.  e  voi  ne  traete  guadagni  e  tributi  ed  imposte,  mentre  bisognerebbe
                  estirparli dalla vostra terra.

                  3. E qualcuno di questi profittatori, oltre alle unioni nefande ed empie e
                  sfrenate, se capita si unisce al figlio o ad un parente od al fratello.


                  4. Alcuni prostituiscono anche i propri figli e le mogli; altri apertamente si
                  evirano per impudicizia e celebrano i misteri in onore della madre degli
                  dèi; e ad ognuno di quelli che da voi sono ritenuti dèi si attribuisce un
                  serpente come grande simbolo e mistero.

                  5. Tutto ciò che è compiuto da voi apertamente ed è tenuto in onore, voi lo
                  attribuite a noi, come  se fosse  rovesciato ed  assente il lume  di Dio. Ma
                  questo non reca danno a noi, che siamo ben lontani dal compiere qualcuna
                  di queste azioni, bensì a chi le compie e rende falsa testimonianza.

                  XXVIII. - l. Da noi infatti il capo dei demoni malvagi è chiamato serpente e
                  satana  e  diavolo,  come  voi  potete  apprendere  anche  da  un  esame  dei
                  nostri scritti. Di lui Cristo ha predetto che sarà cacciato nel fuoco con il suo
                  esercito e con gli uomini che lo seguono, per essere puniti per l’eternità.


                  2. L’indugio di Dio nel non compiere ancora tutto questo è a beneficio del

                  GIUSTINO – Apologia prima                                                    pag. 19 di 49
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