Page 17 - Apologia prima
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l’anima sia il corpo nella Geenna”.

                  8. La Geenna è il luogo dove sono destinati ad essere puniti quanti sono
                  vissuti  iniquamente  e  non  credono  che  avverrà  quanto  Dio  attraverso
                  Cristo, ci ha insegnato.

                  Teorie pagane affini...

                  XX. - 1. Sia la Sibilla sia Istaspe profetarono la distruzione, attraverso il
                  fuoco, di ciò che è corruttibile.


                  2. I filosofi chiamati Stoici insegnano che anche Dio stesso si dissolve nel
                  fuoco,  ed  affermano  che  il  mondo,  dopo  una  trasformazione,  risorgerà.
                  Noi invece pensiamo che Dio, creatore del tutto, sia qualcosa di superiore
                  a ciò che muta.

                  3. Se dunque noi sosteniamo alcune teorie simili ai poeti ed ai filosofi da
                  voi  onorati  ed  alcune  anche  superiori  e  divine  e,  soli,  possiamo
                  dimostrarvele, perché siamo ingiustamente odiati più di tutti?

                  4.  Quando  diciamo  che  tutto  è  stato  ordinato  e  prodotto  da  Dio,
                  sembreremo  sostenere  una  dottrina  di  Platone;  quando  parliamo  di
                  distruzione nel fuoco, quella degli Stoici; quando diciamo  che le  anime
                  degli iniqui sono punite mantenendo la sensibilità anche dopo la morte, e
                  che  le  anime  dei  buoni,  liberate  dalle  pene,  vivono  felici,  sembreremo
                  sostenere le stesse teorie di poeti e di filosofi;


                  5. quando diciamo che non bisogna adorare opere di mano umana, siamo
                  d’accordo con il comico Menandro e con quanti espressero le stesse idee.
                  Dimostrarono infatti che il creatore è superiore a ciò che è creato.

                  ... anche a proposito di Gesù Cristo

                  XXI. - 1. Quando noi diciamo che il Logos, che è il primogenito di Dio,
                  Gesù Cristo il nostro Maestro, è stato generato senza connubio, e che è
                  stato crocifisso ed è morto e, risorto, è salito al cielo, non portiamo alcuna
                  novità rispetto a quelli che, presso di voi, sono chiamati figli di Zeus.


                  2. Voi sapete infatti di quanti figli di Zeus parlino gli scrittori onorati da
                  voi: Ermete, il Logos interpretativo e maestro di ogni arte; Asclepio, che fu
                  anche  medico  e,  colpito  dal  fulmine,  ascese  al  cielo;  Dioniso,  che  fu
                  dilaniato; Eracle, che si gettò nel fuoco per sfuggire alle fatiche; i Dioscuri,
                  figli di Leda; e Perseo, figlio di Danae; e Bellerofonte, che di tra gli uomini
                  ascese con il cavallo Pegaso.



                  GIUSTINO – Apologia prima                                                    pag. 15 di 49
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